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Entro dicembre 2010 la Regione si attiverà per riorganizzare il sistema sanitario umbro e ridurre le liste di attesa

venerdì 23 luglio 2010
Entro dicembre 2010 la Regione si attiverà per riorganizzare il sistema sanitario umbro e ridurre le liste di attesa

Lo sviluppo di reti di servizi e protocolli unitari per garantire prestazioni sanitarie in maniera appropriata ed omogenea su tutto il territorio umbro, un'Agenzia unica fra le sei Aziende ospedaliere e sanitarie per la gestione delle procedure amministrative, un Piano per il contenimento delle liste di attesa con l'attivazione di un centro unico regionale per le prenotazioni.

"Strumenti e azioni - ha detto l'assessore alla Sanità, Vincenzo Riommi - che la Regione Umbria, in accordo con le Direzioni di Aziende ospedaliere e sanitarie, si propone di attuare entro il 31 dicembre di quest'anno per garantire sia la sostenibilità economica del sistema sanitario sia l'universalità e l'ottimizzazione del servizio, nonostante le minori risorse a disposizione". Le misure e le linee di indirizzo per la razionalizzazione e la riorganizzazione della sanità umbra sono state illustrate e condivise ieri in un seminario organizzato dall'Assessorato alla Sanità con direttori generali e dirigenti delle Aziende ospedaliere e delle Asl.

"Un incontro - ha sottolineato il direttore regionale alla Sanità e Servizi sociali, Paolo Di Loreto - che è servito innanzitutto per una verifica dello stato del sistema sanitario regionale, evidenziando le criticità e valutando le azioni per consentire la sostenibilità del sistema". "L'Umbria - ha precisato l'assessore Riommi - ha chiuso il consuntivo 2009 in equilibrio, con un avanzo di 15 milioni di euro e che, se si considera a livello pro capite, è il più alto tra le Regioni a Statuto ordinario. Dall'andamento dei primi sei mesi del 2010 - ha aggiunto - si evidenziano rischi per il mantenimento di questi risultati. A seguito della manovra finanziaria aggiuntiva e del Patto per la salute, infatti, l'Umbria potrà contare su un aumento delle risorse pari solo all'1.08 per cento rispetto al 2009, mentre l'inflazione sanitaria è superiore al 4 per cento".


In questo contesto "abbiamo delineato e condiviso con i dirigenti delle Aziende - ha detto Riommi - i compiti di lavoro, da sviluppare entro dicembre, per contenere le tendenze di spese e nello stesso qualificare e ottimizzare i servizi. Nel definire i Piani attuativi locali del Piano sanitario regionale, le Aziende - ha spiegato - dovranno pensare a un modello poliarticolato, ottimizzato a dimensione regionale, in modo da razionalizzare la rete di servizi ospedalieri e territoriali, eliminando le duplicazioni, superando le criticità e migliorando la qualità". "Entro il 30 settembre - ha proseguito - le Aziende dovranno individuare gli uffici da sopprimere e le cui funzioni saranno trasferite, entro il 31 dicembre di quest'anno, all'Agenzia regionale, strumento di gestione unitaria delle procedure amministrative".

"Verrà riorganizzata la rete di emergenza - ha detto ancora l'Assessore regionale alla Sanità - con un unico punto di accesso e di smistamento che farà capo al numero 118, che diventerà 112, con un unico staff che attiverà su tutto il territorio regionale il servizio necessario e indirizzerà il paziente nella struttura più appropriata per la patologia che presenta. Gestione unica, e protocollo unitario d'intervento su tutto il territorio regionale, saranno garantiti anche dalle reti farmacologica e delle immagini, dei laboratori, dalla rete dell'ostetricia e dell'età evolutiva, dalla rete oncologica e della riabilitazione che consentiranno di avere standard uguali in tutta l'Umbria, con gli specialisti migliori a disposizione di tutto il sistema".


"Misure e indirizzi condivisi dalle Aziende sanitarie e ospedaliere - ha sottolineato Riommi - nella logica di garantire l'appropriatezza delle prestazioni ed evitare il rischio di smantellamento delle attuali risorse. Entro settembre - ha detto ancora - oltre all'approvazione del Piano di prevenzione, sulla base del Piano sanitario nazionale, verranno realizzate le prime azioni del Piano stralcio per il contenimento delle liste di attesa. Innanzitutto ci proponiamo di governare la domanda di prestazioni, con l'introduzione del meccanismo dei 'Rao', Raggruppamenti di assistenza omogenei: al momento di effettuare le prescrizioni, i medici dovranno indicare il grado di priorità della visita o dell'esame diagnostico richiesto".


Entro il 30 settembre "verrà attivato il Centro unico regionale per le prenotazioni('Cup'), che permetterà anche di ottimizzare domanda e offerta. Il pagamento - ha rilevato Riommi - dovrà essere fatto al momento della prenotazione, una scelta determinata dal fatto che ora ben il 40% delle prestazioni non vengono effettuate, contribuendo ad alimentare le liste di attesa. Il cittadino sarà comunque rimborsato se non verranno rispettati i tempi indicati per erogare la prestazione". Al "Cup", ha detto ancora l'assessore, "si potranno prenotare anche le prestazioni erogate in 'intramoenia'. A questo proposito, verrà presto approvato il regolamento per la libera professione, con due novità. Definirà il tetto massimo del costo della prestazione e stabilirà, come previsto dalla normativa, che le visite 'intramoenia' saranno sospese in caso di tempi di attesa della visita ordinaria eccezionalmente lunghi".

"Saranno ridotti pure i tempi di attesa per gli interventi programmati - ha concluso Riommi - riorganizzando la rete ospedaliera in modo che ci sia una integrazione fra le strutture, messe in grado di garantire un utilizzo polifunzionale, e anche prevedendo lo spostamento delle 'equipe' mediche".