politica

Buconi fuori dall'IdV e dal centro sinistra. Resta l'impegno nel consiglio comunale di Monteleone e a fianco dei diritti dei cittadini

mercoledì 21 luglio 2010
di laura
Buconi fuori dall'IdV e dal centro sinistra. Resta l'impegno nel consiglio comunale di Monteleone e a fianco dei diritti dei cittadini

Dopo 25 anni afferma di lasciare la politica attiva Danilo Buconi, coordinatore provvisorio dell'Associazione Centro Italia e Cconsigliere comunale di Monteleone d'Orvieto, che ha comunicato questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo dei Sette di Orvieto le motivazioni della sua scelta. Buconi, dopo anni di orientamento a sinistra, si è dichiarato fuori dall'IdV, con cui si è presentato alle ultime elezioni provinciali, e fuori dal centro sinistra. Tra le motivazioni, la più pervicace il fatto che l'IdV, e più in generale l'intero centro sinistra, sono andati ad occupare, nelle varie giunte, assessorati esterni in modo massiccio, "fatto che chi come me crede fermamente nel diritto dei cittadini a una scelta diretta, non può assolutamente accettare". Fortemente critico, come sempre, soprattutto verso la Provincia di Terni, dove ben 5 componenti su 9, ha sottolineato, sono di provenienza esterna in rappresentanza di tutti i partiti del centro sinistra.

Pur lasciando l'impegno politico in senso lato, Buconi continuerà tuttavia a ricoprire il ruolo di consigliere comunale a Monteleone, dove è capogruppo di una lista civica, per l'amore e l'interesse che nutre verso il suo paese di nascita e residenza. Grandi, inoltre, le speranze sul ruolo che potrà avere l'associazione culturale Centro Italia di cui è ideatore, che si farà promotrice delle Riforme di cui, secondo Buconi, l'Italia e l'Umbria hanno bisogno. Tra queste, l'idea della soppressione delle attuali Regioni per lasciare spazio a 4 Dipartimenti regionali più ampi, e il superamento degli enti di secondo livello non elettivi tra cui ATO, SII e Comunità Montane, fino ad arrivare ad una moderna e nuova idea di federalismo "in cui - afferma - saranno i Dipartimenti regionali a gestire, organizzare e finanziare la maggior parte dei servizi riscuotendo direttamente le varie imposte, tenendo conto della composizione dei nuclei familiari e trasferendo alla Stato centrale, liberato da numerose incombenze, il solo 33% dell'imposizione totale incassata".

Sembrerebbe dunque che per "politica attiva" Buconi intenda la politica dei partiti, mentre continuerà, invece, il suo impegno "politico" in senso lato a fianco dei cittadini, dei loro bisogni e dei loro diritti.

Le motivazioni di Buconi