politica

La complicata storia del PRG. A Porano chi comanda? Il sindaco Cocco o alcuni cittadini che tengono sotto scacco l'Amministrazione con ricorsi pieni di bugie?

sabato 17 aprile 2010
di Gruppo Insieme per Porano

"L'amministrazione Cocco adotta il Prg di Brugnoli, togliendo però le linee fondamentali di sviluppo economico. Rottura tra maggioranza e opposizione. A Porano chi comanda? Il sindaco Cocco o alcuni cittadini che tengono sotto scacco l'Amministrazione con ricorsi pieni di bugie?". Fino al ripristino della verità la minoranza non parteciperà alle Commissioni.

L'adozione del Piano Regolatore Generale è un atto importante per l'amministrazione e per i cittadini di Porano. Insieme per Porano lo avrebbe approvato integralmente, come fatto per lo strutturale. Sappiamo che il Sindaco e la nuova maggioranza hanno la facoltà di adottare il piano come preferiscono ma non ci si può chiedere di sostenere questa scelta che è politica e differente dalla nostra. Il nostro voto di astensione è determinato da alcune ragioni fondamentali:

1)Il piano congela alcune aree importanti per lo sviluppo del territorio: l'area artigianale, l'area camper, alcune aree fabbricabili, residenziali e commerciali.

2)Il piano è inficiato da un accordo anomalo intercorso tra questa amministrazione comunale e alcuni privati cittadini: Piera Trevisan, Francesca Pagliacci, Gioacchino Messina che hanno presentato ricorso al Tar avverso il PRG strutturale e hanno ottenuto dalla giunta Cocco il congelamento della variante stradale che avrebbe permesso ai cittadini di risolvere finalmente l'annoso problema del traffico al centro storico del Paese. Ai signori Piera Trevisan, Francesca Pagliacci e Gioacchino Messina non basta la parola del sindaco e gli atti del consiglio che congelano quella variante, ma hanno chiesto la non discussione del ricorso - pur mantenendolo in vita - utilizzandolo così come strumento di pressione: una vera e propria spada di Damocle sulla testa di tutti i cittadini di Porano. Tre cittadini chiedono una variante al PRG e il sindaco alla fine del consiglio afferma di cominciare immediatamente lo studio di quella variante. Chi comanda a Porano, il sindaco democraticamente eletto o quei cittadini più uguali degli altri?

3)Lo stesso atto di ricorso al Tar di Piera Trevisan, Francesca Pagliacci e Gioacchino Messina si regge su alcune falsità. Si affermerebbe che il voto sul PRG strutturale (di cui si chiede l'invalidità, bloccando quindi ogni esigenza di ogni cittadino) debba essere invalidato poiché, nella passata amministrazione, la Consigliera Ranchino avrebbe partecipato al voto per una zona di sua proprietà. Cosa non vera, risultante dagli atti legali, catastali e notarili, poiché quella proprietà non è più in possesso della famiglia Ranchino dal 1995. Per queste ragioni quel ricorso è da ritenersi non valido e quindi non si riesce a comprendere il perché di un accordo anomalo tra amministrazione Cocco e ricorrenti che si basa su una denuncia falsa. E questo nonostante l'amministrazione Cocco avesse ricevuto dalla famiglia Ranchino gli atti comprovanti la falsità di quanto sostenuto.

4)Addirittura il 14 aprile scorso il Comune, chiamato a comparire al Tar come controparte dei ricorrenti (così come la Provincia di Terni, e la Regione dell'Umbria), si è presentato non per difendersi e per difendere la verità, ma per schierarsi a fianco dei ricorrenti contro i suoi stessi atti. L'avvocato del Comune insieme all'avvocato dei ricorrenti (in pratica per semplificare, imputato e vittima) hanno chiesto di non arrivare ad un giudizio ma di congelare la verità, chiedendo la non discussione del ricorso stesso ed il suo rinvio sine die.

5)Inoltre in data 7 aprile la giunta comunale approvava una delibera con cui affidava incarico per 1000 euro all'avvocato Lietta Calzoni di Perugia. Questo non per difendere l'amministrazione ma inventandosi la necessità di difendersi di fronte ad un ricorso al Tar non degli effettivi ricorrenti (Trevisan Pagliacci e Messina) bensì della consigliera Ranchino Maria Adelaide che non ha mai fatto ricorso contro il Comune ma ha solo chiesto di essere sentita dal Tar per spiegare con carte alla mano la sua estraneità ai fatti contestati nell'unico ed effettivo ricorso. Per assurdo il Comune si schiera con i ricorrenti e Adelaide Ranchino compare per difendere il Comune.

Tutte queste ragioni hanno fatto sì che Insieme per Porano si astenesse all'adozione e votasse contro le decisioni sulle singole zone oggetto del contendere: quella della variante stradale, quella sull'area artigianale, quella sull'area camper, quella su alcune zone residenziali e commerciali cancellate. L'astensione è quindi solo per questi atti, sostenendo in ogni caso che questo PRG è frutto del lavoro svolto nella passata consiliatura.

Il PRG non venne adottato nella passata amministrazione solo perché l'allora minoranza non ebbe lo stesso senso di responsabilità dell'attuale. All'epoca dell'adozione, nell'aprile del 2009, la minoranza non si presentò al Consiglio Comunale, costringendo la maggioranza ad approvare il piano non con voti a stralcio sufficienti. Quella delibera di adozione venne così poi successivamente annullata per non rischiare l'invalidità dell'atto da parte degli organismi di controllo. Se noi avessimo avuto lo stesso atteggiamento, ieri sera il Prg non sarebbe stato adottato.
L'attuale amministrazione, visto che tutto era pronto e predisposto e visto il senso di responsabilità di Insieme Porano, poteva arrivare ad approvare l'atto fin dallo scorso anno.

Ha atteso un anno e la montagna ha partorito un topolino. Non c'è, nel piano, alcuna ipotesi di sviluppo economico per Porano e si arriva pure a sostenere che l'attività edilizia (che sarà scarsa), porterà nelle casse del Comune 80mila euro di Bucalossi. Cifra sicuramente sovra dimensionata come evidenziato dai tecnici nello stesso consiglio per l'approvazione del bilancio di previsione.

Infine il sindaco ha affermato che l'amministrazione procederà immediatamente allo studio di una variante al PRG. L'aspetteremo con attenzione per comprendere se lo spirito sarà quello di dare soddisfazione ai cittadini insoddisfatti o dare soddisfazione a pochi eletti e soliti noti che nel corso delle amministrazioni di centrosinistra erano stati trattati come tutti gli altri cittadini di Porano.

Continua in ogni caso la nostra battaglia di verità, giustizia e legalità su quel ricorso al Tar. Il consigliere provinciale Giorgio Santelli chiederà alla Provincia di chiedere il rapido giudizio del Tar e consegnerà al Prefetto di Terni una informativa dettagliata per conoscere il Suo importante giudizio quale rappresentante del Governo sul territorio. Nel contempo, Insieme per Porano, salutando l'elezione a consigliere regionale di Fausto Galanello, gli chiederà di lavorare nello stesso modo in Regione.

Solo nel momento in cui ci sarà piena verità su questi fatti, il rapporto tra maggioranza e opposizione potrà tornare ad essere impostato sullo spirito di collaborazione nel rispetto dei ruoli. Per questo motivo i consiglieri di minoranza, fino a quando non si stabilirà la verità e restituito pieno onore alla capogruppo Maria Adelaide Ranchino, non parteciperanno ad alcuna riunione di commissione, agli incontri con la maggioranza ma solo ai consigli comunali. Questo nello spirito dell'Articolo 3 della Costituzione secondo il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.


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