politica

L'Orvieto che vogliamo. Un ampio schieramento per riprogettare la città

domenica 24 gennaio 2010
di Giuseppe Germani, Gruppo consigliare PD al comune di Orvieto
L'Orvieto che vogliamo. Un ampio schieramento per riprogettare la città

Il Sindaco Concina e la giunta del Comune di Orvieto hanno proposto alle forze politiche della città di costituire un "fronte civico" per realizzare una proposta di Bilancio di respiro triennale, tesa a modificare drasticamente lo stato dei conti del Comune.
E' una proposta saggia, che riporta il confronto sui problemi reali e nelle sedi proprie, sia istituzionali che politiche.
Il gruppo consiliare del PD, da tempo sollecitava uno scatto che ponesse fine alla campagna elettorale e alle conseguenti polemiche, e permettesse di fare i conti con la particolare situazione politica che vede in Consiglio Comunale un Sindaco senza la sua maggioranza.

Già nella seduta del consiglio comunale del 9 dicembre 2009, il gruppo del PD aveva sostenuto fortemente che era necessario un patto civico per la città e conseguentemente la presa di coscienza da parte del Sindaco, che l'unica strada possibile per dare futuro alla città fosse questa. Questa soluzione quindi non può che farci piacere.
Occorre però che il Sindaco coinvolga non solo tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, ma anche tutte le istituzioni e gli enti che rappresentano gli assetti della città.

La grave condizione economica e sociale, nazionale ed inevitabilmente anche locale, con lo stato dei conti del comune che non riescono più a sostenere il modello di sviluppo fin qui adottato, impongono di trovare una soluzione condivisa, che impegni un ampio schieramento a sostenere le scelte necessarie e a riprogettare la città che vorremmo nei prossimi anni.
Questa discussione non può avere un approccio esclusivamente "aziendalistico", è invece necessario concentrare l'attenzione su quale debba essere il ruolo del comune in una fase caratterizzata da questa grave crisi economica e sociale.

A nostro avviso, occorre esaltare tutti gli atti e i progetti che vadano nella direzione di contrastare gli effetti della crisi economica nei confronti dei cittadini e delle famiglie.
Questo vuol dire mantenere e se possibile ampliare nel bilancio quei capitoli che finanziano le attività sociali e i servizi.
Al tempo stesso, riteniamo che l'amministrazione possa mettere a disposizione progetti e risorse, per politiche che promuovano lo sviluppo e l'occupazione specialmente nel settore della salvaguardia del territorio e nello sviluppo di settori innovativi.

Valorizzare l'apparato comunale, facendolo diventare in molti settori punto di riferimento per l'intero comprensorio, e scelte amministrative tese a favorire lo sviluppo della green - economy e dell'economia della qualità potranno essere elementi qualificanti dei bilanci dei prossimi anni.
Se si inizia questo percorso, ci saranno tutte le condizioni per proporre un bilancio che abbia le risorse necessarie per recuperare il deficit strutturale e trovare quelle aggiuntive per le politiche di sviluppo.