politica

Testamento Biologico. Il Consiglio Comunale non approva la mozione

lunedì 14 dicembre 2009
di Donatella Belcapo, Consigliera Comunale PD

La bocciatura da parte del Consiglio Comunale di Orvieto delle mozioni, presentate dal Gruppo del PD e dal gruppo di Sinistra e Libertà, che chiedevano all'Amministrazione la possibilità di istituire un registro per la raccolta delle dichiarazioni di Testamento Biologico rappresenta un fatto grave che deve portare tutti ad una serie riflessione politica (hanno votato contro la mozione Antonella Annulli, Leonardo Mariani e Roberto Meffi per il gruppo PD, Carlo Tonelli per il gruppo dei Comunisti Italiani, il centro destra ad eccezione del consigliere Ranchino di Orvieto Libera che si è astenuto, ndr).

In particolare ritengo molto pesante il fatto che nella votazione sia stato determinante il voto contrario di alcuni consiglieri del Partito Democratico e dell'estrema sinistra.
La proposta che avevamo formulato, in sintonia con quella che il PD sta portando avanti in tutte le istituzioni dove ha rappresentanza, avrebbe permesso l'istituzione di un registro telematico che avrebbe raccolto le libere dichiarazioni, attraverso la stipula un documento legale, che indichino in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico.

E' conosciuta anche come "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" e risponde: al diritto formulato nell'art. 32 della Costituzione "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge" e che "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana"; al "titolo 1, Dignità, art 3 Diritto all'integrità personale" della carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea; alla Convenzione sui Diritti Umani e la biomedicina di Oviedo del 1977.
La persona che redige un testamento biologico nomina un fiduciario per le cure sanitarie che diviene, nel caso in cui la persona diventi incapace, il soggetto chiamato ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi.

Dispiace come ancora una volta il Partito Democratico abbia perso l'occasione di assumersi la responsabilità di fronte a tanti cittadini che anche in occasione dell'ultimo congresso hanno chiesto con forza al Partito di trovare le giuste sintesi per poter parlare con una voce sola nel rispetto delle posizioni di ognuno.
Evidentemente i buoni proponimenti dichiarati da tutti durante la campagna congressuale già sono stati dimenticati.

Di sicuro la nostra battaglia non si interrompe, già dai prossimi giorni torneremo, insieme al Partito Democratico, agli altri partiti e a tanti cittadini, a riprendere la raccolta delle firme per poter presentare al Consiglio Comunale di Orvieto una Proposta di iniziativa popolare ai sensi dell' art. 65 dello Statuto del Comune di Orvieto.