politica

Comunità Montana. PD e Sinistra e Libertà insieme per trovare soluzioni efficaci ai gravi problemi strutturali e di bilancio

martedì 24 novembre 2009

Presso la sede del Pd di Orvieto si è tenuto ieri l'incontro, scaturito dall'ordine del giorno approvato nel Consiglio comunale del 16 novembre 2009, fra i componenti dei gruppi del PD e Sinistra e Libertà al Comune di Orvieto e alla Comunità Montana ORVIETANO NARNESE AMERINO TUDERTE. All'incontro erano stati invitati i capigruppo dei gruppi di maggioranza in Consiglio regionale e gli assessori allo sviluppo economico e all'agricoltura della Regione Umbria.

Doppio l'obiettivo raggiunto, informa una nota dei due capigruppo al Comune di Orvieto Giuseppe Germani (PD) ed Evasio Gialletti (Sinistra e Libertà): da un lato la presa di coscienza da parte di tutti della gravità della situazione, dall'altro l'individuazione di prossime iniziative per incalzare il presidente della Comunità Montana, Antonio Concina, la sua giunta, parimente divisa fra centro destra e centro sinistra, e la Regione Umbria, al fine di trovare la giusta soluzione del problema.

Gialletti e Germani trasmettono anche, nella loro nota congiunta, un po' di storia sulle vicende della Comunità Montana, ex Monte Peglia e Selva di Meana e attuale ONAT. Eccola a seguire.

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La Regione dell'Umbria, in attuazione delle prescrizioni impartite dal governo in sede di finanziaria, con Legge Regionale 24/2007 ha riordinato il sistema delle Comunità Montane Umbre riducendole da nove a cinque.
Con successivi Decreti del Presidente della Giunta Regionale (ce ne sono voluti tre) il n. 121 del 10/11/2008, n. 129 del 20/11/2008 e n. 145 del 11/12/2008, sono stati definiti i percorsi e le regole per la costituzione della nostra Comunità Montana.
Il vero problema di questa Comunità Montana è l'articolazione territoriale, l'aver pensato (anzi, imposto contro la volontà di molti comuni) un nuovo ente che unisse insieme trenta comuni, due intere vecchie Comunità Montane (Amerino e Monte Peglia/Selva Meana) cinque comuni che provenivano da due altre Comunità Montane (Acquasparta, Sangemini, Narni, Calvi dell'Umbria ed Otricoli), due Parchi (Stina e Parco del Tevere) è stato sicuramente un errore politico madornale.
La prima seduta consiliare della ONAT (23 dicembre 2008) ha dato il senso delle difficoltà che sarebbero esistite per la gestione del nuovo Ente: mettere insieme novanta consiglieri, mediare le esigenze di quattro/cinque aree territoriali si è dimostrato impossibile.
La mancata elezione di un presidente e di una giunta politica alla prima seduta ha completato il dramma, ne è scaturita una giunta istituzionale.

Con lo svolgersi delle elezioni Amministrative del Giugno 2009 ed il cambiamento politico del Comune di Orvieto, viene modificato l'assetto del governo istituzionale della Comunità Montana con l'entrata in qualità di Presidente del Sindaco Concina e un Giunta paritario tra centro destra e centro sinistra. Ancora una volta il centro sinistra per beghe interne non fu in grado di dare un governo politico all'Ente.
Il Sindaco Concina approfittando dello stato di confusione e del fatto che fino ad Agosto non si era fatto in sostanza nulla provvide all'approvazione del consuntivo, all'approvazione di un bilancio che, già allora presentava forti elementi di criticità.
Da Agosto fino ad oggi nessuno si è preoccupato della questione, nessuno ha dato credito alle sollecitazioni del personale fino a giungere all'evidenza dei fatti di questi giorni.
La situazione allo stato attuale evidenzia la difficoltà di un Ente che dovrebbe garantire lavoro, stipendi e salari ad un settantina di impiegati ed una novantina di operai.

Siamo a una settimana dal 30 novembre e non si capisce se sarà possibile approvare gli equilibri di bilancio e l'assestamento generale o se si andrà ad un commissariamento dell'Ente con tutte le conseguenze negative che esso comporterà.
Pur nell'ambito della diminuzione dei trasferimenti statali (che erano comunque noti a inizio anno), sembrerebbero mancare, per una necessaria quadratura di bilancio, risorse per oltre un milione di euro per spesa corrente.

Bisogna ora affrontare il problema con una serie di iniziative che possiamo riassumere:
1. In via prioritaria è necessario che la Regione dell'Umbria assuma il problema del deficit di bilancio come problema proprio, in conseguenza del fatto che le Comunità Montane sono Enti a finanza derivata.
2. La Regione dell'Umbria deve affrontare realmente il tema delle Comunità Montane avendo consapevolezza della forza lavoro e dei servizi fondamentali che sono erogati e garantendo copertura economica dei servizi medesimi, non si può trascurare che la nostra Comunità Montana eroga servizi a cinque nuovi comuni senza che siano stati incrementati di un centesimo i trasferimenti per funzionamento.
3. E' necessario che sia dato, in tempi rapidissimi, un governo politico alla Comunità Montana se il centro sinistra è in grado di farlo lo faccia altrimenti si cerchino altre soluzioni, non è possibile lasciare l'Amministrazione ad una soluzione istituzionale che non è in grado di garantire il quotidiano.
4. E' necessario che la Regione dell'Umbria garantisca priorità di finanziamento ad azioni di carattere ambientali, di assetto del territorio, di bonifica idraulica e difesa idrogeologica che hanno il duplice vantaggio di affrontare temi reali per la sicurezza ed il benessere della nostra Regione e allo stesso tempo possono garantire occupazione per il personale forestale delle Comunità Montane.
5. Garantire copertura finanziaria ai servizi ed alle materie trasferite, delegate od affidate alle Comunità Montane in relazione alla vastità del territorio di competenza.
6. Garantire finanziamenti certi (e non al ribasso come avvenuto nel 2009) per la gestione delle aree dei parchi ritenendole strategiche per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Pensiamo che i pochi punti sopra elencati possano essere, almeno, un punto di partenza per garantire stabilità finanziaria, certezza di azione e potenzialità operativa alle Comunità Montane e soprattutto ai lavoratori che ciclicamente debbono improntare azioni di lotta per garantire i propri diritti in una Regione che per storia politica non dovrebbe permetterlo.

La nostra iniziativa politica proseguirà con la presentazione urgente in tutti i Consigli comunali di un ordine del giorno a sostegno di questo documento e con la convocazione urgente degli organi istituzionali competenti coinvolgendo la presidenza e la giunta della comunità montana ORVIETANO NARNESE AMERINO TUDERTE e gli assessori Riommi e Liviantoni della regione Umbria.

Il capo gruppo del PD Germani Giuseppe
Il capo gruppo di Sinistra e Libertà Gialletti Evasio