politica

Momento difficile per le aziende agricole del comprensorio. L'allarme di Confagricoltura Orvieto

martedì 20 ottobre 2009

Confagricoltura Orvieto, - attraverso una nota stampa diffusa quest'oggi, - esprime forte preoccupazione per la drammatica e perdurante situazione di crisi che sta vivendo tutta l'agricoltura Italiana e che si sta abbattendo con forti ripercussioni anche sulle aziende agricole del comprensorio.

Il continuo diminuire dei prezzi dei prodotti agricoli, associato all'altrettanto continuo aumento dei costi di produzione hanno portato le nostre aziende agricole, - precisa Confagricoltura, - sull'orlo di una crisi che, se non affrontata tempestivamente in maniera decisa ed adeguata da tutti gli organi competenti, potrà essere in molti casi irreversibile.
Chiediamo a tutte le forze politiche ed in particolare a tutti i parlamentari umbri di non sottovalutare questo difficile momento che sta vivendo tutto il settore primario e di intervenire in maniera forte sulla prossima Finanziaria, affinché anche per l'agricoltura italiana siano previste risorse sotto forma di incentivi, come accade per l'industria ed il commercio.
Le misure richieste da Confagricoltura in Finanziaria riguardano:
· il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale per 250 milioni di euro, con portata retroattiva 2008-2009;
· la riduzione del cuneo fiscale per le aree non agevolate del Centro-Nord per 6 milioni di euro;
· la conferma delle agevolazioni contributive per le zone montane e svantaggiate per 200 milioni di euro;
· la proroga delle agevolazioni per il gasolio agricolo per 48 milioni di euro;
· l'estensione del "Tremonti ter" alle imprese individuali per gli investimenti in macchinari ed attrezzature per 300 milioni di euro;
· il rifinanziamento delle agevolazioni tributarie per il riordino fondiario a favore della piccola proprietà contadina per 140 milioni di euro.

Il nostro auspicio è che la nostra politica, a tutti i livelli, non continui ad essere sorda a queste grida di allarme che troppo spesso in passato ha colpevolmente sottovalutato e che possa quindi riconsiderare il ruolo importante che l'agricoltura deve avere in una nazione fondamentalmente agricola come è la nostra Italia.
Se vogliamo ancora per molti anni vivere in armonia con il nostro territorio, - conclude la nosta stampa, - traendone i massimi benefici sia di tipo alimentare che ambientale, è d'obbligo per tutti sostenere con forza coloro che per conoscenze e competenza dal territorio sono in grado di ricavare in maniera continuativa e duratura quel benessere che potrà garantire una vita certamente migliore e più sicura alle nostre generazioni ed a quelle future.