politica

Parte da Orvieto la campagna ufficiale di Ignazio Marino. In corsa per il PD della democrazia compiuta e delle libertà sostanziali

mercoledì 2 settembre 2009
di laura
Parte da Orvieto la campagna ufficiale di Ignazio Marino. In corsa per il PD della democrazia compiuta e delle libertà sostanziali

E' cominciata da Orvieto l'azione ufficiale di Ignazio Marino per illustrare le linee portanti della mozione con cui si candida, in alternativa ai compagni di partito Franceschini e Bersani, a segretario nazionale del Partito Democratico in vista del prossimo congresso. Con lui Valerio Marinelli, candidato, per la stessa mozione, alla Segreteria regionale. I due esponenti hanno illustrato i punti salienti della loro idea di partito e le ragioni delle loro rispettive candidature in un incontro odierno a Palazzo dei Sette coordinato da Federica Fedeli, preceduti dagli interventi di Giordano Conticelli, in rappresentanza dei giovani del PD Orvieto che sostengono la candidatura Marino, e dell'onorevole umbro Sandro Gozzi.



"Ho scelto Ignazio - ha detto Gozzi - perché mi trovo nella sua proposta e nell'assunto da cui parte: quello di mantenere la promessa di una forza riformista che avevamo fatto alle primarie del 14 ottobre portando a votare tre milioni e mezzo di persone. A distanza di due anni quella promessa di rinnovamento non appare ancora compiuta. Penso che solo Ignazio Marino possa assicurare quel partito del rinnovamento e del merito di cui abbiamo bisogno e farci avere, finalmente, una classe politica che faccia quello che dice e ne renda conto agli elettori". Nuovi dirigenti, nuove idee e più coraggio sono stati ulteriori punti su cui Gozzi ha insistito, cedendo poi la parola a Valerio Marinelli che, con i suoi 28 anni e le sue provate qualità, ben incarna, e non solo dal punto di vista anagrafico, rinnovamento e merito.

Partecipazione e democrazia sostanziale nel costruire i contenuti, merito nella società e nel partito rendendo contendibili le cariche, laicità sono le idee e i punti cardine attraverso i quali Marinelli, in linea con Marino, pensa si possa recuperare il dialogo con i bisogni reali della società: una società più matura della politica, a cui la politica, uscendo dalle sue stanze, deve riconnettersi.



Punteggiato di applausi l'intervento conclusivo di Ignazio Marino che, con numerosi esempi, ha ricondotto i suoi spunti all'idea cardine di un partito che faccia nei fatti e in concreto quanto enuncia, che delinei una sua precisa identità e si ponga in modo chiaro rispetto alle questioni dirimenti, pronunciando in modo netto e univoco o dei sì o dei no. Tra le questioni dirimenti immigrazione, economia e lavoro, povertà, diritti civili e, in vista di un investimento sul futuro, istruzione, formazione e ricerca: questi ultimi "proprio i campi in cui la destra italiana, a differenza di quella francese che li raddoppia, sta tagliando", ha affermato il senatore del PD. Quanto al modello di partito, il PD che Marino vuole è plurale ma senza correnti, dove la linfa vitale venga dalla partecipazione dei circoli: "un partito che non è un fine - ha detto - ma un mezzo per migliorare e modernizzare il Paese", con politici appassionati e competenti per una mission a termine.

Non è mancato un accenno diretto alla recente vicenda delle amministrative a Orvieto in cui, secondo Marino, è stata proprio la divisione tra correnti a consegnare la città al centro destra. "Il partito che vogliamo - ha concluso dopo qualche intervento dal pubblico - è molto diverso da quello dei capibastone. Vogliamo un voto che dia un'indicazione innovativa e diversa, portando tante persone in piazza il 25 ottobre. In ogni caso, chi non vuol fare il salto in avanti, verrà spazzato via dalla storia".

Sintesi dell'intervento di Ignazio Marino su Orvieto.TV

Valerio Marinelli, candidato Segreteria regionale

Intervento di Mario Tiberi, Circolo PD Orvieto centro