politica

Il Gemellaggio divide il Consiglio Comunale di Fabro. I capigruppo di minoranza lamentano un'elezione poco democratica del Comitato e del Direttivo

sabato 22 agosto 2009

Anche i gemellaggi, nati per favorire lo spirito di collaborazione e di sussidiarietà tra i popoli europei, possono diventare, nel locale, motivo di divisione politica. Accade a Fabro, dove i capigruppo delle due liste di minoranza - Walter Moretti per la lista civica "Alternativa per Fabro" e Giancarlo Fucili per la lista civica "Crescere Insieme" - lamentano l'atteggiamento tenuto dal Sindaco Maurizio Terzino in una riunione dello scorso 20 agosto riguardante il rinnovo del Comitato per il gemellaggio, che si occupa dell'organizzazione dei rapporti con il comune francese di Bas-en Basset con cui fabro è gemellato dal 2006.

Nella riunione, convocata dall'assessore Arnaldo Capini e presieduta dal Sindaco Terzino, si doveva discutere con tutte le associazioni del comune del rinnovo dei membri del comitato e dei membri del direttivo, affinché fossero rappresentate tutte le istanze presenti a Fabro "ma il Sindaco e la sua maggioranza - affermano i due capigruppo di minoranza - avevano già deciso chi avrebbe fatto parte del direttivo e chi sarebbe diventato presidente dello stesso, senza tenere in considerazione il vecchio direttivo e chi era nella sala consiliare la sera della riunione".

"Non crediamo che questo modus operandi sia propriamente democratico - affermano Moretti e Fucili in una nota stampa. - Ci sembra doveroso, poi, ricordare al Sindaco che sta amministrando col 40% dei consensi, ma che il restante 60%, che è la maggioranza assoluta dei cittadini fabresi, non gli ha dato fiducia. Sarebbe stato corretto che, prima di convocare la riunione con le associazioni, si fosse organizzato un incontro con i capigruppo di minoranza per concordare le soluzioni e i metodi per l'elezione del nuovo comitato. In sintesi - concludono - ribadiamo che il Sindaco debba applicare le regole ed essere garante della democrazia e, nella fattispecie, applicare semplicemente lo Statuto del Comitato per il gemellaggio".