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Concluso il convegno dei Circoli Nuova Italia. Alemanno propone un nuovo dicastero per il Mezzoggiorno e candidature forti per espandere il governo delle Regioni

domenica 26 luglio 2009
di laura
Concluso il convegno dei Circoli Nuova Italia. Alemanno propone un nuovo dicastero per il Mezzoggiorno e candidature forti per espandere il governo delle Regioni

Si è conclusa a Orvieto la tre giorni dei Circoli della Nuova Italia, organizzato dall'omonima Fondazione di cui è presidente Gianni Alemanno, "Orizzonte di valore. Dalla crisi globale al nuovo modello di sviluppo", che ha visto avvicendarsi a Orvieto numerosi esponenti del Governo e del Parlamento: Ministri, Sottosegretari, Onorevoli e altri ospiti di rilievo che hanno di nuovo portato la città all'attenzione delle cronache nazionali. Forte, in queste giornate e nei servizi di controllo che le hanno precedute, l'impegno delle forze dell'ordine - Polizia, Carabinieri, Finanza, Vigili urbani - che sono ricorse anche all'impegno di rinforzi provenienti dal comprensorio. Tutto encomiabilmente tranquillo e sotto controllo, a parte l'inevitabile svastica di qualche estremista comparsa, durante la notte, sulla targa del PD in Via Pianzola, che è stata prontamente rimossa.

Tema della seconda giornata, che si è svolta sabato 25 luglio e che ha visto l'intervento del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, "La persona al centro: la forza dei valori per guidare il cambiamento". Sacconi, partendo dalla crisi economica che ha colpito il sistema economico mondiale e nazionale, ha insistito sulla necessità "di combinare azione, visione e valore e di integrarli tra loro perché sia davvero possibile un cambiamento", ravvisando nell'organizzazione di grandi partiti popolari che ponfano al centro i valori della persona, della famiglia, della comunità, della patria. "Vogliamo essere conservatori di valori - ha tra l'altro affermato - ma modernizzatori nel declinarli nella realtà che cambia".

Discussa, con l'on.Taglilatela, anche la centralità della questione del mezzogiorno, ripresa da Alemanno nella relazione conclusiva di domenica, mentre il sociale e il terzo settore sono stati al centro dell'intervento del presidente di Alleanza Sportiva Italiana, on. Claudio Barbaro, che ha sottolineato come il mondo del volontariato sia basilare per la realizzazione e lo sviluppo dei valori della persona. "Si tratta di una nuova cultura della partecipazione - ha affermato Tagliatela - scaturita dalla crisi e che può essere l'inizio di un nuovo tipo di associazionismo, che non prenda in prestito modelli già esistenti ma che crei modelli completamente nuovi, puntando alla creazione di un nuovo apparato che abbia come valore la trasparenza d'azione".

Molto atteso l'intervento di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, su "Identità e qualità nel mondo globale". Petrini ha messo in evidenza come "mangiare sia diventato ormai un atto passivo in una società dove si spende di più per dimagrire che per mangiare" e come il cibo, da elemento vitale e identitario, sia stato ridotto ad elemento di puro consumo. E' la produzione seriale del cibo ad averlo svuotato del suo valore, tanto che attualmente si fonda su elementi innaturali che sono la velocità, la creazione del bisogno indotto e lo spreco. Per tornare alla qualità e al valore identitario del cibo bisogna contrastare la delocalizzazione dell'agricoltura, che può essere uno degli elementi d'urto per uscire dalla crisi e, attraverso l'economia locale, creare una nuova prospettiva di vita e di sviluppo. Anche l'agricoltura, dunque, può essere a ragione considerata portatrice di valore.

La giornata di sabato è terminata con il tema "Caritas in veritate: la persona come fondamento dello sviluppo", sull'onda dell'analisi dell'ultima enciclica di Benedetto XVI, che come è noto mette l'accento sui problemi civili, politici e morali posti dalla crisi e dalla globalizzazione, per arrivare al valore del dialogo  tra le parti sociali e alla riaffermazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà come condizioni base della dottrina sociale della Chiesa.

L'ultima giornata di convention ha di nuovo affrontato la questione del Mezzoggiorno con l'intervento dell'on. Maurizio Leo, che ha posto l'accento sulla necessità di creare nuove opportunità per investimenti nazionali e internazionali nel Sud Italia.

Nelle sue conclusioni Gianni Alemanno, respingendo l'idea da alcune parti emergente di partiti federati o di un partito del Sud, ha invece avallato la possibilità di istituire un nuovo dicastero del Mezzogiorno, purché sia espressione del Pdl. Ha poi ribadito la necessità di varare un manifesto per il Sud e rinnovato l'invito al ministro Tremonti per l'attuazione di un piano di investimenti nel Mezzogiorno. Ha inoltre chiesto che il governo acceleri sulle riforme e ha parlato di "offensiva d'autunno" in vista di nuovi traguardi programmatici.

Forte anche l'esortazione a proporre candidature credibili in vista delle prossime elezioni regionali, in cui il PDL mira a sostituirsi al centro sinistra anche in quelle aree storiche, come ad esempio l'Umbria, in cui la sinistra è da sempre radicata ma ha iniziato a dar segni di cedimento. "Il progetto del centro destra - ha concluso il Sindaco di Roma - non deve limitarsi ad amministrare, ma espandersi e mirare a una nuova Italia basata principalmente sui valori".