politica

Positivo il bilancio della Festa Democratica di Orvieto.Trappolino: "Ripartire dalla voglia di esserci e di contare del popolo dei democratici"

giovedì 23 luglio 2009

È positivo il bilancio della seconda "Festa Democratica" organizzata dal PD di Orvieto presso il Parco Urbano del Paglia dal 9 al 19 luglio. Lo comunica il PD sottolineando che il consueto appuntamento, cominciato in sordina e a ranghi ridotti, anche per le ben note vicende politiche, è costantemente salito di tono, fino a segnare, negli ultimi quattro giorni, un bel successo in termini di presenze. "Non ci siamo nascosti le difficoltà del ‘dopo-elezioni' - afferma il coordinatore Carlo Emanuele Trappolino - ma l'aver chiamato nuovamente a raccolta il popolo del PD è stata una scelta giusta". "Speravamo in una reazione, e una reazione c'è stata, soprattutto da parte dei volontari, dei simpatizzanti e della nostra gente che non ha inteso e non intende abbassare la testa. Ai tanti volontari che hanno contribuito allo svolgimento dell'evento va il mio sincero ringraziamento: la loro determinata e gratuita voglia di esserci indica al Partito Democratico di Orvieto una missione etica e politica della quale tutti dovremmo tener conto".

"Attraverso i dibattiti in programma - continua Trappolino - ho avvertito una domanda inevasa di buona politica. Di quella politica che dovrebbe piegare il futuro per renderlo più giusto e più aperto e di cui, seguendo talora la rissa del momento, non sempre siamo interpreti adeguati".

"In particolare - precisa il coordinatore del PD di Orvieto - dalle riflessioni di Claudio Carnieri e Bruno Bracalente sui ‘flussi elettorali' è emersa la necessità di ripensare, anche criticamente, i tratti del modello politico umbro che, pur avendo garantito negli anni un soddisfacente equilibrio tra crescita economica ed equità, oggi si trova a fare i conti con complessi mutamenti strutturali e sociali".

"Una prima risposta all'esigenza di adeguare gli strumenti di programmazione ai tempi nuovi - prosegue - è giunta dall'iniziativa sui temi dello sviluppo dell'area vasta. Il confronto tra i presidenti e gli assessori delle province di Terni, Perugia, Siena e Viterbo ha posto le basi per dare spessore reale ad una nuova politica dei territori di confine, destinata a superare gli steccati dei margini amministrativi e a cogliere pienamente le opportunità di crescita offerti dalle infrastrutture e dai progetti integrati e condivisi".

"La mia soddisfazione - conclude Trappolino - è comunque quella di aver visto il nostro popolo con la schiena dritta e con la tenace consapevolezza di essere parte di una storia che va avanti. La nostra ‘ripartenza' può cominciare da qui".