politica

I muscoli del PDL

martedì 21 aprile 2009
di jacopo

Dopo aver assistito al comizio di apertura della campagna elettorale del candidato a sindaco di Orvieto per il Pdl, Toni Concina, non ci si può esimere da alcune considerazioni.

Prima di tutto è che il Pdl orvietano ha fatto una vera e propria prova di forza sabato pomeriggio riempiendo totalmente, anche oltre il numero dei posti a sedere, la Sala dei Quattrocento. Impresa non certo facile. Sicuramente la presenza dell'attuale sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stata fondamentale per convincere le persone ad andare a vedere l'apertura della campagna elettorale e ha fatto da traino, portando magari all'iniziativa anche quella parte del Pdl proveniente da An non proprio entusiasta del nuovo progetto politico.
Se questo è stato sicuramente importante c'è da tenere presente anche un'altra cosa, che ci fa entrare nel secondo punto, capacità di attrazione del candidato a sindaco del centro-destra. Nella sala infatti, tra personaggi storici della destra orvietana, erano presenti anche molte persone comunemente e storicamente favorevoli ai partiti della sinistra e non necessariamente di quella più moderata. Perché siano andati in platea ad ascoltare, più Concina che Alemanno, non si sa, ma rimane il fatto che c'erano.

Sicuramente il messaggio di cui Concina si vuole fare portatore sta iniziando a passare. Il candidato a sindaco infatti si sta giocando due carte che saranno basilari per la sua campagna elettorale: la prima è quella della non appartenenza politica. Infatti ufficialmente lui non è iscritto a nessun partito ed è espressione di una lista civica, quindi da molti può essere visto come il volto e la testa indipendente. La seconda è quella dell'esperienza personale e delle capacità. Il suo curriculum è noto a tutti e lui punta molto su questo.
Punto dolente potrebbe essere il non essere orvietano o almeno mancare dalla città da molti anni. Ecco che però qui Concina abilmente aggira l'ostacolo, e nell'apertura del suo discorso inizia a parlare delle squadre sportive che lottano o per la promozione o per la salvezza, e ringrazia i presidenti e gli sponsor. Così facendo si inserisce con abilità nell'argomento, aiutandosi con ciò che in Italia è forse più popolare, lo sport, sembra essere un navigato tifoso delle squadre sportive dell'orvietano. Quindi esalta i commercianti orvietani. Poi, con una disarmante naturalezza, fa proprie le battaglie e i temi che da anni il centro destra porta avanti.
Tutto questo crea qualcosa di incredibile, un mix che la destra ad Orvieto non ha mai avuto negli ultimi anni, o forse mai. Ed ecco che la prova muscolare di sabato alla Sala dei Quattrocento non è casuale. La destra orvietana si è chiamata a raccolta e si è compattata, ha mostrato a tutti la sua forza, la sua capacità di muovere la gente, si è caricata moralmente e sembra partire spedita alla conquista del Comune di Orvieto.

Il messaggio ai cittadini è stato lanciato, la Stella è avvertita.