Sala dei Quattrocento gremita per l'apertura ufficiale della campagna di Toni Concina
Sala dei Quattrocento gremita per l'apertura della campagna elettorale del candidato a Sindaco di "Orvieto Libera", Toni Concina, onorato nel suo esordio ufficiale dal supporto del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha voluto essere il suo primo testimonial. Non a caso, come è stato successivamente ribadito nel corso dell'iniziativa: sia per il frequente rapporto di Alemanno con la città - nei passati, annuali Congressi di "Area" e negli interventi a varie iniziative relative all'agricoltura o allo Slow-food, di cui come è noto è cultore - sia perché uno dei cavalli di battaglia del candidato del centro destra è proprio quello di creare un asse Roma-Orvieto (basato su un possibile protocollo d'intesa, ha proposto Alemanno) come uno dei canali di sviluppo della città.
Il numeroso pubblico - formato dalla compatta presenza del centro destra orvietano e comprensoriale, dai vertici provinciali e regionali del PDL, ma anche da molta società civile e da esponenti del centro sinistra locale, giustamente richiamati dalla curiosità per un candidato che ha qualche marcia in più rispetto agli avversari del passato e per un testimonial di rilievo quale il Sindaco di Roma - è stato accolto dal saluto del Presidente di "Orvieto Libera", Angelo Ranchino, e da brevi flash elettorali del candidato alla Presidenza della Provincia di Terni, l'attuale consigliere regionale Alfredo De Sio, e del candidato del Popolo delle Libertà alle europee per l'Italia di centro, Potito Salatto.
Poi via con brio agli interventi di Toni Concina e Gianni Alemanno. Un pensiero, il candidato del centro destra, lo ha rivolto, dato il sabato pomeriggio e la sua ben nota passione per lo sport, alle squadre orvietane impegnate sui campi di gioco: "Lo sport va bene - ha affermato - il resto, come sappiamo, è tutto un disastro, tutto un problema". Quindi, dopo un piccolo affondo sui candidati alle primarie del PD (una che pur di vincere ha raccolto voti ovunque, ha sottolineato, l'altro che sembra non saper perdere), è passato ai temi più propriamente politici. In attesa del programma, che sarà pronto nei prossimi giorni, Concina ha ricordato il Preambolo già diffuso. Ha annunciato un programma scarno ma incisivo e, prima tra tutte, l'intenzione di mettere ordine nel forte debito pubblico accumulato negli anni dal Comune di Orvieto. Il succo del suo intervento, quello ben noto che porta avanti da anni il centro destra: "far uscire Orvieto dal degrado in cui lo ha ridotto la sinistra in 60 anni di governo, ridare smalto e centralità a una città stupenda ma deperita, renderla abitabile e professionalmente appetibile per i giovani costretti a cercare lavoro altrove".
Temi, questi, toccati anche dal Sindaco Alemanno, che è tra l'altro entrato nel merito dell'attesa rifunzionalizzazione della ex Piave (ricordando come, con Carlo Petrini, si era tentato - invano, ha sottolineato - di farne una Università del Gusto) e in quello dell'annosa questione dei pendolari, arrivando ad ipotizzare, non sappiamo con quanto giubilo dell'attualmente sorda Trenitalia, la necessità di treni ogni quaranta minuti per Orvieto. Da lui, e dallo stesso Concina, è venuta l'esortazione ad approfittare, per la prima volta nella storia politica della città, dell'unità del centro destra, a cui si spera di aggiungere presto anche il simbolo e il supporto dell'UDC, e dell'uomo che ha le giuste competenze e conoscenze per un ricambio della classe dirigente a Orvieto.
Poi, dopo circa un'ora di comunicazione, durata densa e giusta per mantenere alta l'attenzione del pubblico, l'iniziativa si è sciolta. Giusto in tempo, almeno per una parte dei presenti, per passare ad ascoltare l'attesissimo incontro con lo scrittore Erri De Luca a Palazzo dei Sette e, poco dopo, l'altrettanto atteso e gremito concerto-tributo ai Pink Floid al Teatro Mancinelli.