politica

San Venanzo. Sinistra e Libertà rompe le trattative con il Partito Democratico

sabato 18 aprile 2009

Il Circolo Nuova Sinistra di San Venanzo rende nota la definitiva interruzione delle trattative politiche con il Partito Democratico in vista delle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Dopo numerosi incontri, in cui le forze politiche di Sinistra e Libertà hanno ripetutamente sottolineato come condizioni fondamentali i concetti di rinnovamento e discontinuità, il Circolo si dice costretto a respingere un'eventuale alleanza con il PD per l'atteggiamento di chiusura di quest'ultimo.

"Il PD di San Venanzo - afferma il Circolo Nuova Sinistra in una nota stampa - non ha voluto condividere con noi questo punto di partenza, puntando invece sulla continuità e oscurando i problemi di ordine politico (mancanza di collegialità e condivisione tra le forze della maggioranza) nonché di ordine amministrativo (vedi Comunità Montana, questioni urbanistiche del capoluogo e delle frazioni, mensa comunale ecc...) messi invece sempre in primo piano dal Circolo Nuova Sinistra. Il Circolo vuole inoltre precisare che la sua volontà di raggiungere un accordo per una coalizione di centro sinistra è stata da sempre evidente e vuole sottolineare che in nessun modo si tratta di questioni personali e di pregiudizi sulle singole persone, in primis sulla figura del sindaco. Il Circolo ha ripetutamente richiesto la sottoscrizione di un documento politico condiviso nel quale il PD rimettesse in discussione la candidatura proposta (venuta tra l'altro prima dell'inizio delle trattative!) per poi procedere, in una prospettiva di alleanza, alla individuazione di un candidato che fosse stato l'espressione di entrambe le parti politiche e che, allo stesso tempo, rappresentasse il bisogno del rinnovamento e della discontinuità. Il PD non ha voluto farlo ufficialmente. Anche la successiva proposta del Circolo di avanzare un'altra candidatura da parte del PD è andata a vuoto poiché nessuna candidatura alternativa è stato avanzata ufficialmente dal PD. L'ultimo elemento, ma di sicuro il primo in ordine di importanza, che ha portato alla rottura definitiva è la mancanza di condivisione su un punto ritenuto fondamentale dal Circolo che è quello della pubblicità e della trasparenza di ogni azione politica. Il Circolo infatti ha sempre espresso la necessità e la volontà di rendere pubblici tutti i passi compiuti al tavolo delle trattative, volontà questa che invece non è stata accolta dal PD. Forse ciò che ci divide, in definitiva, è appunto la concezione stessa della politica, la quale, a nostro avviso, andrebbe intesa come Cosa Pubblica appartenente a tutta la cittadinanza e non solo a pochi vertici di partito".