politica

Piano Sanitario umbro 2009-2011 in via di approvazione. Parere favorevole della Giunta regionale

sabato 18 aprile 2009

L’iter partecipativo sulla proposta di Piano sanitario regionale 2009-2011, iniziato a gennaio con i vari incontri nei territori, si è concluso in terza Commissione, dopo quattro sedute consecutive, con il voto di un maxiemendamento, predisposto dalla stessa commissione che di fatto integra e modifica la programmazione della sanità umbra per il triennio 2009-2011, in almeno diciassette punti qualificanti.
Hanno votato a favore cinque consiglieri su sei della maggioranza - si è astenuto il rappresentante dello Sdi-Uniti per l’Ulivo - contrari i tre consiglieri di opposizione presenti.

La Commissione ha incaricato il suo presidente Enzo Ronca, per la maggioranza e Franco Zaffini per l’opposizione, di relazionare il Piano sanitario in una delle prossime sedute del Consiglio regionale. Fra gli obiettivi più importanti inseriti con le integrazioni apportate al testo predisposto dalla Giunta figurano: una ‘partecipazione effettiva’ alle scelte di Asl ed Aziende sanitarie, anche tramite comitati consultivi, in particolare dell’associazionismo degli utenti, del cosiddetto terzo settore, delle stesse istituzioni a livello dei nuovi Ati; maggior impegno per i problemi della salute mentale e per la sua tutela, con obiettivi precisi da conseguire annualmente tramite un progetto specifico; intensificare la lotta all’Alzheimer con diagnosi precoci, più centri diurni, ricoveri di sollievo, residenze protette; incrementare la medicina trasfusionale destinata a crescere come domanda, prevedendo reti delle cure neuropatologiche, epatogastroenteriche ed immunotrasfusionali; inserire un maggior numero di psicologi nel sistema dei servizi socio-sanitari.

Il maxiemendamento votato a maggioranza e sul quale la Giunta ha espresso parere favorevole aggiunge al Piano sanitario: misure per contenere il ‘preoccupante incremento della mobilità passiva’ dei degenti umbri verso i servizi sanitari di altre Regioni; la richiesta di maggiori sinergie e collaborazione con l’Università, nel campo della ricerca scientifica, in particolare nei settori della ematologia e delle cellule staminali e nella formazione professionale. Più spazio è stato previsto per i controlli sull’igiene alimentare e per la farmacovigilanza veterinaria. Accolte anche sollecitazioni emerse in sede di commissione su argomenti diversi che vanno dalla stabilizzazione del personale precario che opera nella sanità, a ‘nuovi percorsi’ da individuare nel campo delle dipendenze da psicofarmaci, particolarmente per le fasce più deboli della società, con particolare attenzione a ridurre i danni gravi di tipo fisico e sociale. Sempre nel campo dell’emarginazione sociale si fa riferimento ad ‘affido etero-familiare di persone adulte con problemi complessi e gravi. Non mancano nemmeno indicazioni di tipo educativo come un maggior ricorso all’allattamento al seno e l’utilizzo di tecniche costruttive ecosostenibili nell’edilizia ospedaliera.

Il documento affronta, se pur indirettamente anche il problema emergenza urgenza, indicando che ‘sarà cura della Regione rendere omogenei i rapporti contrattuali tra associazioni di volontariato presenti sul territorio e le singole Asl’. Un richiamo preciso di natura economico- finanziaria esprime preoccupazioni per i problemi finanziari derivanti dai tagli nazionali indicandoli come particolarmente evidenti dal 2010.
Il Piano sanitario umbro fissa la programmazione triennale di un settore che da solo assorbe oltre il 76 per cento del bilancio regionale, con una spesa che nel 2099 è quantificabile in 1miliardo 623milioni 670mila euro.