politica

Consiglio provinciale mancato. Cavicchioli e Massarelli replicano alle critiche: "Mai rifiutato il confronto"

martedì 27 gennaio 2009
Il Presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, e l’Assessore alle Politiche scolastiche, Donatella Massarelli, in ordine alle prese di posizione che hanno seguito la mancata seduta del Consiglio provinciale fanno presente che “non è stato mai rifiutato il confronto e il dibattito su questi temi ed in generale sulle questioni che hanno riguardato l’Ente e le dinamiche della comunità locale. A tale proposito ribadiamo che, nel rispetto della normativa applicabile, sono state svolte tre conferenze preparatorie di ambito e la conferenza provinciale alle quali hanno partecipato i membri di diritto e i soggetti interessati del settore, con un deliberato assunto all’unanimità, e con una sola astensione. Vi è stato – spiegano poi - il coinvolgimento della Commissione consiliare e del Consiglio provinciale avvenuto il 22 dicembre scorso, con la comune decisione, presa prima nella Commissione poi nella Conferenza dei Capigruppo e ratificata dal Consiglio, di procedere all’informativa del piano, votato nella conferenza provinciale, e di chiudere quindi il procedimento tenendo conto che l’atto era frutto di volontà anche di altri soggetti istituzionali”. Cavicchioli e Massarelli ricordano di aver incontrato delegazioni di dirigenti scolastici, genitori e studenti e di aver illustrato in tutte le sedi l’impostazione della proposta di piano deliberata dalla conferenza provinciale. “Siamo ovviamente disponibili – dicono – al confronto nelle occasioni che si offriranno sia istituzionali che politiche. La proposta della conferenza provinciale non si è limitata a una mera, doverosa ed inevitabile applicazione della legge sulla base dell’impostazione del Ministro Gelmini, che è rivolta solo ai tagli, ma traccia un disegno per sostenere, rilanciare ed investire sull’istruzione tecnica e professionale, canalizzando risorse della formazione professionale, mantenendo le strutture scolastiche e l’identità delle stesse, legandole alle esigenze del mercato locale e tenendo presenti gli interessi e i diritti degli studenti. Si è portato avanti il dimensionamento sulla base di questo progetto, consapevoli che se fossero state proposte altre ipotesi sarebbe cambiato il prodotto ma i fattori sarebbero rimasti identici ed avremmo avuto la protesta di altre scuole, in quanto gli istituti con meno di 500 studenti, secondo la normativa applicabile, debbono essere accorpati, sotto il profilo amministrativo, con altri. "Si fa presente – sottolineano ancora - che in tutta la provincia fra le scuole medie primarie e secondarie sono state ridotte soltanto 4 dirigenze scolastiche su 43 complessive e che il Presidente della Provincia ha accompagnato la trasmissione della proposta di piano alla Regione con una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione, al Presidente della Regione e all’Assessore regionale competente con la quale, fermo restando il giudizio positivo sul lavoro svolto, si segnala l’opportunità di attivare un confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni per verificare le problematiche relative all’armonizzazione fra l’annunciata riforma della scuola secondaria e il dimensionamento scolastico e per le determinazioni conseguenti”.

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