politica

La Sinistra dell'Orvietano al lavoro per una propria lista. Molto critico il giudizio sull'attuale amministrazione

mercoledì 21 gennaio 2009
In attesa che il Partito Democratico sciolga la matassa della contrapposizione Mocio-Stella, la Sinistra dell’Orvietano comincia, da parte sua, a discutere delle linee programmatiche da proporre in vista delle prossime elezioni amministrative. Mentre le indicazioni uscite da una riunione a Perugia dei vertici regionali del centro sinistra vanno nel senso delle primarie aperte di coalizione, la Sinistra orvietana sembra più cauta, osservando che nella nostra realtà il Partito Democratico è invischiato in una vicenda tutta interna, che rischia di portarlo a ripiegarsi su se stesso in uno scontro di gruppo dirigente che potrebbe avere pesanti ricadute per tutto il centro sinistra, con il rischio non proprio peregrino di consegnare Orvieto al centro destra. “Un Partito dove quotidianamente emergono personalismi – osserva la Sinistra - spesso contrapposti non in termini politici, ma piuttosto legati alla conquista di spazi di potere e di interessi particolari”. Così, ancora in fase di osservazione per quanto riguarda eventuali candidature, la Sinistra dell’Orvietano sceglie intanto di parlare alla Città, per uscire da una situazione in cui la discussione sui programmi e sul futuro di Orvieto rischia di essere tardiva. Prima i programmi, l’analisi su come la Città è stata governata, le idee e le proposte per un suo rilancio; poi i ragionamenti sulla coalizione e sugli eventuali candidati a Sindaco di Orvieto. Secondo la Sinistra non si può prescindere da un confronto aperto e partecipato con i cittadini e le cittadine di Orvieto, che sarà avviato già a partire da venerdì 23 gennaio alle ore 21 presso il Ristorante San Giovenale con la partecipazione di Claudio Carnieri. Sarà questa la prima occasione per iniziare ad avanzare una proposta politica aperta e disponibile al contributo di tutti e tutte. “La Città ha bisogno di una nuova fase progettuale – afferma la Sinistra dell'Orvietano in una nota molto critica verso l'attuale amministrazione - di una forte capacità di ascolto e coinvolgimento di tutte le forze economiche e culturali perché Orvieto ritrovi peso e centralità all’interno del contesto nazionale, regionale e provinciale. La Città in questi anni, a causa dell’attuale amministrazione, ha perso la sua capacità di essere punto di riferimento, di elaborare proposte e azioni dinamiche in un contesto più ampio. E’ sembrata richiudersi in una gestione dell’esistente, peraltro fatta in modo approssimativo, superficiale e contraddittorio, per tutti valga la vicenda della ex caserma Piave, un’occasione unica per ridisegnare la Città e il suo futuro. Potremmo citare altri elementi quali la totale assenza nel dibattito politico endo-regionale, le questioni relative la gestione dell’acqua pubblica e ai milioni di euro di debiti accumulati dalla SII che si rischia debbano essere ripianati dai Comuni. Ma anche l’ultima vicenda della riforma delle Comunità Montane dove la miopia dell’attuale classe dirigente ha permesso un colpo di mano che ha cancellato Orvieto e l’orvietano quale perno centrale dell’ente, portando al governo dello stesso il sindaco AN di Todi. Una Città dove la crisi economica picchia duro sia sul lavoro dipendente sia sulla piccola e media impresa, l’artigianato e il turismo, perni centrali della nostra economia”. Nonostante questa posizione critica, la Sinistra dell’Orvietano ribadisce il valore della coalizione di centro sinistra quale orizzonte politico di riferimento, senza chiusure o steccati verso pezzi della società civile che possono dare un grande contributo alla realizzazione di un programma di rilancio della Città. Per questo la Sinistra intende essere presente alle prossime elezioni amministrative con una propria lista, composta da donne e uomini dalle diverse esperienze politiche professionali e culturali. “Una eterogeneità – afferma - che vuole essere rappresentativa di un mondo aperto, non più rinchiuso dentro steccati ideologici, ma forte dei valori e dei contenuti di una moderna società più giusta e solidale”.