politica

La Giunta Mocio fa il bilancio. Di fine d'anno, con un occhio al prossimo mandato

sabato 17 gennaio 2009
di laura
Tradizionale conferenza stampa di fine anno, questa mattina al Palazzo Comunale, del Sindaco e della Giunta del Comune di Orvieto per tracciare il resoconto dell'attività dell'anno 2008; e in certo senso, trattandosi dell'ultimo resoconto annuale di mandato del Sindaco Mocio, anche per tracciare un quadro di massima dei cinque anni di consiliatura, pur se l'approfondimento sarà affidato, in questo senso, a un documento complessivo che il Sindaco si ripromette di mettere, a breve, a disposizione di tutti i cittadini. Cinque anni tutt'altro che facili, come ha più volte messo in evidenza il primo cittadino, attraversati da eventi tutt'altro che ordinari sia a livello nazionale, dove si è assistito a un profondo cambiamento del quadro di riferimento politico, sia a livello locale dove, come è noto, si è avuta la netta e traumatica cesura del settembre 2006, con l'esigenza di dover affrontare il non più rinviabile problema del forte disavanzo di bilancio e con il conseguente, consistente rimpasto di Giunta e di deleghe: ben quattro assessori sostituiti - Frellicca, Germani, Carpinelli, Urbani – e, strada facendo, la perdita del quinto pezzo, Cecilia Stopponi di PRC, dimissionaria. Pure è proprio rispetto a questa traumatica azione che il Sindaco Mocio, dietro domanda di un giornalista, si attribuisce una défaillance, un qualcosa che, fra le tante azioni di cui si dice convinto, avrebbe voluto fare in altro modo: “forse – ha affermato – il problema del bilancio avrei dovuto prenderlo di petto subito, già dal settembre 2004”. E alla nostra specifica domanda, che è poi quella che da tempo si pongono molti cittadini - Ma può chi è stato vice sindaco ignorare lo stato economico della consiliatura di cui è stato parte? - risponde che sì, con le attuali normative è possibile ignorare alcuni aspetti, perché un assessorato non può conoscere i particolari dell'altro, molta azione è delegata ai dirigenti e, in ogni caso, molte delle difficoltà venivano non tanto dall'azione amministrativa interna, quanto dalle partecipate. E' proprio il risanamento del bilancio e il rientro nel patto di stabilità, sia pure dietro alienazioni in parte compensate dall'acquisto dell'ex Ospedale, che il Sindaco Mocio considera il fiore all'occhiello della sua non facile consiliatura: fatta, ha affermato, di sacrifici, di tagli e di oculata e accorta amministrazione da parte di tutti gli assessori. Senza tuttavia sacrificare il welfare, che con la spesa di 153 euro ad abitante rispetto ai 76 euro a persona dell'Umbria, resta, e non di poco, il più alto standard della regione. E, grazie alla parte più viva della società orvietana e alla ricerca di sponsor, senza troppo appannare neanche la cultura e i grandi eventi. Positiva si è rivelata, nel risanamento, quella che il Sindaco ha definito “una battaglia di civiltà per il recupero dell'evasione e dell'elusione su Ici e Tarsu”. Molti, nonostante la dieta economica generale, gli investimenti. E del resto la Giunta Mocio, e nello specifico l'assessore alle Opere Pubbliche, Marino Capoccia, ha più volte dichiarato che le vendite di beni si andavano a fare proprio per non comprimere il quadro complessivo dello sviluppo: 41 cantieri per 6 milioni 585 mila euro di opere nel 2004; 33 cantieri e 4 milioni 550 mila euro di opere nel 2005; 35 cantieri per 6 milioni 734 mila euro nel 2006; 28 cantieri per 5 milioni 625 mila euro nel 2007; 18 cantieri per 1 milione 968 mila euro di opere fino a luglio 2008. Per quanto riguarda lo stato dell'arte attuale, sono in dirittura d'arrivo, come è noto, la variante di Sferracavallo e il primo stralcio della Complanare, che risolveranno, con il loro collegamento, anche l'accessibilità viaria degli 8 ettari di nuova zona industriale; a buon punto anche i lavori a Villa San Giorgio, che permetteranno di riaprire l'unica struttura pubblica di residenza per anziani del comprensorio orvietano e, sempre a proposito di anziani, è stato inserito nel bilancio 2009 l'acquisto dell'ex pediatria per 950 mila euro, al fine di realizzarvi un centro diurno. Sottoscritto, il 18 dicembre scorso, anche l'atto di compravendita dell'ex mensa della Piave, dove la Asl realizzerà il Palazzo della Salute. E' poi sul bando integrato per la riqualificazione dell'ex Piave e dell'ex Ospedale, che scade il 31 gennaio, che si appuntano le speranze maggiori per il rilancio del centro storico, senza tuttavia sminuire le possibilità offerte dal PUC che, se finanziato, contribuirà in ogni caso a riqualificare spazi pubblici e privati del cuore di Orvieto. E a proposito del cuore cittadino, per quanto riguarda altre contrastate scelte, sulla Zona a traffico limitato, è stato detto, si è rivelato ben funzionante il nuovo sistema delle stanze e del carico e scarico merci, mentre vanno rivisti e messi a punto altri particolari. Progetti migliorativi, poi, dal punto di vista infrastrutturale, anche per Ciconia e Orvieto Scalo, con la riqualificazione dell'area di Santa Letizia e l'avvio dell'iter per il sottopasso di via dei Tigli, rispetto al quale si andrà, a febbraio, al Protocollo d’intesa con la Provincia che finanzierà la progettazione preliminare. Nuove strutture anche per lo sport, con il nuovo campo sportivo e i nuovi spogliatoi al Muzi e il ragionamento in corso su una nuova destinazione d'uso del De Martino, più rispondente alle esigenze delle società sportive che hanno bisogno di utilizzarlo. Dal punto di vista del governo del territorio, soddisfazione è stata espressa per l'ultimo adeguamento del PRG e per il nuovo Piano del Commercio, che privilegia l'innovazione nella qualità, permettendo agli esercizi che rispetteranno gli standard di ampliare le loro tipologie e di adeguarsi all'offerta di tipo europeo e, al tempo stesso, che svolge attività di presidio nelle frazioni, tendendo a favorire e garantire servizi commerciali di prossimità. Buone notizie anche per il fotovoltaico, con l'inserimento in bilancio di 250 mila euro per tre anni (2009-2011) per attrezzare in tal senso i tetti della piscina comunale, del CSM di Fontanelle di Bardano e di due diverse scuole di Orvieto Scalo e Ciconia. Soddisfazione è stata espressa anche per il nuovo regime della discarica Le Crete e per il suo gestore, Acea, che assicura, ha detto il Sindaco, maggiori certezze in termini di accordo di gestione, di ruolo d’ambito e di aggio ambientale, con ricadute positive sul bilancio comunale. Proprio questa maggiore tranquillità dovrebbe permettere di far partire a livello sperimentale, quanto prima, la raccolta differenziata porta a porta in località La Svolta e nel centro storico: cinque le ditte che hanno risposto al bando per l'affidamento, di cui si stanno vagliando, prima dell'aggiudicazione, i requisiti. Nel campo della Cultura le novità, come è noto, sono l'accordo per lo sviluppo dei due poli museali del Museo dell'Opera del Duomo e del Faina-Corteo storico, l'imminente decollo del sistema PAOO e l'altrettanto imminente apertura della nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”. Alcune considerazioni sull'attività complessiva della seconda parte della Giunta Mocio sono state espresse anche dal Vice Sindaco Marino Capoccia. “Tempi turbolenti – ha affermato – in cui siamo stati invitati più di una volta a 'fare le valigie'". Ma, ben lontano dal condividere l'esortazione e, piuttosto, orgoglioso dell'inversione di tendenza apportata, Capoccia ha voluto ricordare il risanamento dei conti, la perdita di quanto costituiva a suo dire zavorra, il passaggio dai gruppi di potere a una maggiore partecipazione, una politica non più baricentrica ma allargata, attraverso lo strumento dei Consigli di Zona, ai bisogni delle frazioni. "Al posto dei CdA che gestivano pezzi di potere - ha dichiarato - sono stati introdotti i ‘Laboratori di Partecipazione’ e sono stati riformati i Consigli di Zona. Aver promosso delle politiche i cui progetti erano a disposizione di tutta la città è stata un'operazione notevole. In più ci sono stati tutti i progetti che già in passato hanno dato risposte, come quello per la Mobilità Alternativa, che ora si completano con le grandi infrastrutture e il sistema della viabilità. Un insieme composito di interventi, dunque, che da un lato risponde alla qualità della vita di chi ci vive, dall’altro all’attrattività di Orvieto verso gli investitori. Ora la stagione che si apre è ideale, perché c’è l’onda lunga che continua a garantire nicchie di rendita su Orvieto che, come incremento reddituale, è la terza città dell’Umbria. E’ questo il momento per costruire il futuro. Orvieto ha riconquistato un ruolo forte di capofila nel contesto del territorio orvietano, provinciale e regionale rispetto alle politiche di governance d’ambito. Dobbiamo andare a questo confronto con pari dignità, svolgendo il nostro ruolo determinante nell’area vasta interregionale, dove sono in atto modificazioni importanti, come sta avvenendo nel vicino Lazio. Questo aspetto sarà un pezzo importante del lavoro del Censis, del Comune e delle categorie economiche". L'ultima azione di ordine programmatico di questa maggioranza, prima della consultazione amministrativa, sarà infatti la conferenza socio-economica di marzo, il cui iter è stato appena avviato con un incontro tra il tavolo interassociativo della città e il Censis, incaricato per uno studio partecipativo che permetterà di meglio tracciare le linee guida per il progetto di sviluppo dell'Orvieto dei prossimi anni: “Una città che ha indicatori positivi – ha detto tra l'altro il Sindaco – ma che non deve chiudersi nelle piccole rendite e che deve fare i conti con un indice demografico sfavorevole”. Nel concludere, Mocio ha ringraziato gli assessori del loro lavoro e della compattezza dimostrata, e i cittadini che gli hanno dato fiducia e la possibilità di fare questa significativa esperienza nel ruolo di Sindaco: “un'esperienza – ha affermato – che mi ha molto arricchito, culturalmente, umanamente e politicamente”. L'auspicio, naturalmente, è di ripeterla. "Perché cinque anni - ha detto - sono pochi per portare a termine un programma, specie considerando i tempi della burocrazia".