politica

Anche La Destra contraria all'eventuale centrale di Montegabbione

mercoledì 26 novembre 2008
"La costruzione di un termovalorizzatore a biomasse (fonti di energia di origine animale o vegetale, non fossili) di potenza compresa tra i 10 e i 15 MW ci vede assolutamente contrari ed attoniti per tale forma di presunto sviluppo per un territorio che ha invece molte altre risorse da offrire". Lo afferma il consigliere Aldo Tracchegiani (La Destra) sottolineando che la sua cultura ambientale non può certamente essere dalla parte della costruzione di impianti di questo tipo, che si presterebbero poi a bruciare tipologie di rifiuti inquinanti, i cui effetti sarebbero estremamente dannosi ed irreversibili per l'ambiente, poiché sappiamo tutti benissimo che le biomasse non basterebbero ad alimentare un impianto di quella potenza. Tracchegiani ricorda che anche l'assessore regionale all'ambiente, Lamberto Bottini, avrebbe espresso parere contrario in merito, ravvisando in questo la dimostrazione di una grande confusione nel Partito Democratico. I Comuni dell'Orvietano devono investire nel turismo, nella storia, nella cultura, nella valorizzazione delle risorse enogastronomiche locali, nelle bellezze naturalistiche: qui sta il vero sviluppo sostenibile della nostra Regione, che non può aprirsi a modelli che non appartengono alla nostra cultura locale, per la quale l'Umbria è rinomata. "Questa circostanza - continua Tracchegiani - ci porta poi a riflettere sulla stesura di un nuovo piano energetico regionale, poiché l'Italia ha bisogno di una seria pianificazione in merito a questo settore, ma che vada in direzione di un'agevolazione della Thyssen, per rimanere nel settore ternano, e di fonti energetiche rinnovabili i cui costi siano sostenibili a medio e lungo termine". Tracchegiani annuncia infine l'intenzione di presentare a breve una mozione proprio su questo fronte, poiché si è visto che l'applicazione di non tutte le fonti rinnovabili porta necessariamente a un miglioramento delle realtà economiche e ambientali, come è stato dimostrato anche dalla discrepanza di scelte tra territori limitrofi in merito all'installazione di impianti eolici e di pannelli solari.