politica

Ed è subito guerra. Le minoranze disertano la Conferenza dei Capigruppo e annunciano la censura al Presidente Gialletti

mercoledì 27 agosto 2008
Dopo le tormentate vicende del Consiglio Comunale tenuto a Orvieto il 13 agosto, tenacemente avversato dai gruppi di minoranza sia per la data troppo a ridosso della pausa di Ferragosto, sia per i delicati punti in discussione (riequilibrio di bilancio e piani attuativi, in particolare la vasta e osteggiata lottizzazione in località Fanello, l'ormai soprannominata Ciconia 2), riprende domani, giovedì 28 agosto, il lavoro dell'assise cittadina, convocata per le dieci del mattino. Subito incandescente il clima, con le minoranze di nuovo sul piede di guerra che annunciano di disertare la Conferenza dei Capi Gruppo convocata da Presidente del Consiglio Comunale Gialletti per la stessa mattina del 28 agosto alle ore 9,15. Non piacciono, ai capigruppo di PDL, Gruppo misto e Altracittà - rispettivamente Olimpieri, Imbastoni e Conticelli – i quarantacinque minuti appena dedicati alla Conferenza, considerati un'irriguardosa e affrettata formalità. Forte e vibrante, dunque, la protesta, con l'immediata decisione di non partecipare alla riunione, e la trasmissione di una lettera al Presidente Gialletti e ai Capigruppo per contestare come il Presidente svolge il suo ruolo istituzionale. In calce, poi, l'esplicito annuncio di voler ricorrere, secondo le norme e i regolamenti, alla censura, stigmatizzando “il vergognoso e fazioso comportamento” del Presidente del Consiglio Comunale e “la gestione con cui copre la carica istituzionale più importante della città”. “Gravi, costanti e reiterati” sono definiti, dalle minoranze, gli atti e i comportamenti con cui Presidente "calpesta le prerogative e l'autonomia del Consiglio", e anomalo che Presidente e Sindaco gestiscano il calendario dei lavori come “cosa loro”. “Aver convocato un Consiglio Comunale in data 13 agosto – scrivono Olimpieri, Imbastoni e Conticelli - dopo che lo stesso era stato formalmente indicato per un'altra data (1 agosto) e senza aver concordato la medesima data attraverso una sostanziale unanimità nella Conferenza dei Capi Gruppo; aver redatto l'ordine del giomo del 13 agosto con una eventuale appendice per il giomo 28 dello stesso mese evidenzia la scientifica intenzione di gestire la tempistica dei Consigli Comunali come un fatto esclusivamente concordato tra il Sindaco e il Presidente del Consiglio. Infatti, risulta quanto mai anomala e strumentale la continuazione di un Consiglio Comunale a distanza di 15 giorni: anche in questo passaggio si evidenzia come il calendario dei lavori è divenuta totalmente “cosa loro"; da ultimo, risulta incomprensibile la convocazione della Conferenza dei Capi Gruppo per la mattina del 28, alle ore 9.15: a distanza, cioè, di pochi minuti rispetto all'inizio del Consiglio”.