politica

Anticipato il riequilibrio di Bilancio: in arrivo 1 milione e mezzo di euro

giovedì 31 luglio 2008
di laura
E' dovuto soprattutto all'esigenza di anticipare la manovra di variazione di bilancio per il riconoscimento di nuove entrate il discusso Consiglio Comunale del 13 agosto, che ha fatto insorgere alcuni consiglieri di minoranza per l'insolita data, così a ridosso del ferragosto e completamente fuori dalla tradizionale pausa estiva. Lo ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il presidente del Consiglio comunale di Orvieto, Evasio Gialletti, cogliendo l'occasione per fare chiarezza anche sulla funzione e sui compiti della Commissione di controllo e garanzia, altro contrastato argomento del contendere negli ultimi giorni. L’UTE (Ufficio Tecnico Erariale) riconosce infatti al Comune nuove e importanti poste in entrata sul bilancio – dovrebbe trattarsi di circa un milione e mezzo di euro - e l'amministrazione comunale ha deciso di anticipare la manovra di variazione e di riequilibrio che il Consiglio generalmente discute in settembre per avere, già da settembre, la disponibilità ad operare con questi fondi. “E' chiaro – ha affermato Gialletti – che se ci saranno altre pratiche depositate alla Segreteria del Consiglio pronte e regolarmente istruite, verranno anch'esse poste all'ordine del giorno, compresi i piani attuativi di cui tanto si discute". Insomma, non sarebbe tanto la megalottizzazione di Ciconia ad avere urgenza di essere approvata, come alcune voci insinuano, quanto l'esigenza di impinguare la disponibilità di bilancio. Il presidente Gialletti ha anche spiegato l'iter con cui avvengono le convocazioni. “Ogni mese – ha detto - il presidente, sentiti il sindaco e la giunta circa la scadenza di pratiche da sottoporre al Consiglio comunale, convoca la Conferenza dei capigruppo che, a sua volta, stabilisce le date delle sedute consiliari. E’ chiaro che, in assenza di pratiche depositate alla Segreteria della Presidenza, non si procede a convocazione solo per interpellanze o interrogazioni, specie in considerazione del fatto che ogni seduta consiliare, tra impegno straordinario degli impiegati e gettoni di presenza ha un costo considerevole, che varia dai tre ai quattromila euro”. Per questo dunque, ossia per l'assenza di pratiche rilevanti che sono ancora in fase istruttoria, il Consiglio inizialmente programmato per il primo agosto è stato fatto slittare al 13 dalla maggioranza dei capigruppo: data certamente insolita, “ma d'altra parte – ha sottolineato ancora il presidente – non è un obbligo far fermare ad agosto la macchina amministrativa”.

Vicenda del pagamento dell'oblazione: per fare chiarezza convocata la Commissione dei capigruppo