politica

Polemica sullo stato delle infrastrutture orvietane. Il vicesindaco Capoccia respinge le critiche al mittente

giovedì 24 luglio 2008
Prima il presidente di Confindustria Orvieto Sergio Spadoni; poi il consigliere regionale del PDL (e vice presidente dello stesso Consiglio) Nevi che, sulla loro onda, riprende l'annoso problema delle infrastrutture orvietane e presenta, in merito, un'interrogazione per sapere direttamente dall'assessore competente, Giuseppe Mascio, qual è lo stato della programmazione regionale rispetto al piano d’infrastrutturazione del territorio orvietano. Stigmatizzano l'uno e l'altro, sia pure con diversi accenti, il fatto che da anni si parli della complanare di Orvieto, della variante di Sferracavallo, del Casello Nord dell’autostrada e dell’adeguamento della Statale Amerina nei pressi dei Fori di Baschi senza che, in concreto, sia stato fatto qualcosa di veramente risolutivo. E se Spadoni indica le priorità dando la precedenza alla Complanare, definita, allo stato della progettazione attuale, “poco più che una messa in sicurezza”, Nevi, nell'annunciare la sua interrogazione, mette l'accento sul fatto che “i ritardi accumulati rischiano di far perdere al territorio orvietano quei vantaggi che gli possono derivare, rispetto ad altri territori, dalla sua localizzazione geografica baricentrica tra Roma e Firenze, dalla presenza dell’Autostrada del Sole e della linea ferroviaria direttissima proprio per la mancanza di infrastrutture di supporto a queste grandi arterie”. Ma il vicesindaco e assessore alle infrastrutture viarie del Comune di Orvieto, Marino Capoccia, proprio oggi, con un comunicato stampa dal sito web del Comune, fa il punto sul programma particolareggiato delle infrastrutture e respinge al mittente “certe valutazioni che sono espressione di pura speculazione politica” aggiungendo che, come si può verificare dagli atti approvati dall’amministrazione comunale e dal puntuale stato di attuazione delle opere che si stanno realizzando, il programma delle infrastrutture procede regolarmente e è parte integrante della riqualificazione della città, dal centro urbano ai quartieri periferici, fino alle zone individuate per lo sviluppo delle attività produttive. Né le speculazioni politiche possono essere accettate, aggiunge Capoccia, “da rappresentanti di quelle forze che si richiamano all’attuale governo nazionale, il quale sta esercitando tagli che strangolano il Paese, tagli che mettono in discussione non solo la realizzazione delle infrastrutture ma soprattutto la garanzia dei servizi esenziali”. “A parte questo – aggiunge il Vice Sindaco - la maggioranza e la Giunta Comunale di Orvieto stanno lavorando per dare attuazione alle linee di indirizzo programmatico, a progetti e programmi che sono alla base della crescita della città, al suo sistema economico, alla sua modernizzazione, che si sviluppano nella piena valorizzazione delle nostre risorse. Si chiamano riqualificazione del centro storico, ex Piave, mobilità alternativa, PUC2. La riqualificazione del centro storico e l’ex caserma sono le risposte per rimuovere le criticità negative dell’invecchiamento e della diminuzione della popolazione con una politica mirata della casa attraverso una edilizia economica popolare e convenzionale in grado di attrarre nuovamente le giovani coppie e creare dinamicità per le attività economiche. In questa direzione vanno le scelte fatte, i progetti attuati e quelli in corso di attuazione”. “Per il rilancio e la modernizzazione del settore produttivo – continua – l’Amministrazione Comunale ha approntato la riqualificazione dell’attuale area industriale con circa 24 nuovi ettari dotati di infrastrutture fondamentali come il cablaggio, ormai in fase conclusiva di realizzazione e in parte già funzionante per rendere sempre più competitive le imprese attraverso scambi veloci e facilità di collegamenti. E ancora, per la riqualificazione del settore produttivo è stato approntato lo studio per l’attuazione dell’ambito dell’area artigianale di Santa Letizia ad Orvieto Scalo. Altro nodo qualificante è la Complanare che, per le implicazioni ambientali, idrauliche e di percorrenza parallela di altre infrastrutture esistenti sul territorio, ha posto alcune problematiche, superate nella conferenza dei servizi del 15 luglio scorso. Inoltre, la variante di Sferracavallo è inserita nei programmi finanziari di Regione, Provincia e Comune. Altro elemento qualificante a livello di infrastrutture è quello dell’ampliamento e della riqualificazione del Parcheggio della Funicolare che è previsto nel PUC2”. “Non sono pezzi a se stanti ma il programma delle infrastrutture è parte integrante della riqualificazione della città: dal centro urbano ai quartieri periferici, fino alle zone individuate per lo sviluppo delle attività produttive. Sono tutti parte integrante del progetto di città e di crescita complessiva del sistema economico che stiamo realizzando. Un progetto che non si fonda soltanto sul binomio cultura-turismo, ma anche sulle opere e le infrastrutture di comunicazione. In questo contesto si inserisce il concetto di Area Vasta che significa legare le dinamiche delle aree limitrofe in una logica di relazioni concrete tra i vari territori confinanti. L’Alto Lazio e le prospettive indotte dal porto di Civitavecchia sono lo scenario di riferimento. Tutti gli enti sono chiamati ad adeguarsi a questa logica. In modo analogo, in quanto territorio di cerniera dell’Umbria, vogliamo migliorare concretamente le possibilità di comunicazioni con l’intera Umbria, e questa esigenza passa per l’adeguamento della Baschi-Todi”. “In conclusione – conclude il Vice Sindaco – l’Amministrazione Comunale non è all’anno zero, ha un programma organico delle infrastrutture per la crescita e lo sviluppo pienamente rispondente alle esigenze urbane, con un centro storico sempre più libero dalle auto e più vivibile. Un programma che vuole velocizzare il trasporto delle merci e le attività svolte nelle aree industriali e artigianali, che vuole creare maggiori collegamenti nel contesto dello sviluppo di Area Vasta che va da Perugia e all’Alto Lazio”. Sul sito internet del Comune di Orvieto viene riportato in dettaglio, a fine comunicato, lo stato del programma delle infrastrutture.