politica

Duro il PdL sulla vicenda dell'oblazione anticipata dalle casse comunali: "un atto di inaudita gravità".

mercoledì 23 luglio 2008
Dura presa di posizione del Coordinamento Comunale di Orvieto del Popolo della Libertà sulla vicenda dell'oblazione anticipata con fondi comunali in occasione del procedimento penale del 2005, concernente la stazione ecologica non a norma in località Arcone, a carico dell'ex sindaco Stefano Cimicchi, dell'attuale sindaco Stefano Mocio (all'epoca della vicenda vicesindaco) e del dirigente del Settore Tecnico e Manutentivo del Comune di Orvieto Mario Angelo Mazzi. Con un comunicato stampa il PdL osserva che il Sindaco di Orvieto, e i funzionari preposti in concorso, hanno commesso “un atto di gravità inaudita nel far sostenere le spese legali personali del Dr. Stefano Mocio ed il costo della sanzione pecuniaria a costui inflitta (insieme ad altri) all’Ente comune, ovvero a tutti i cittadini orvietani, per pagare l’oblazione di oltre 36.000 euro dovuta all’esito del noto procedimento penale per l’isola ecologica abusiva e le relative spese legali per euro 18.000, il tutto per un ammontare complessivo di oltre 55.000 euro!” “Intanto ci auguriamo che la giustizia faccia chiarezza di sua iniziativa su questo aspetto – afferma ancora il PdL - riservandoci, se del caso, di promuovere adeguato esposto quantomeno per il delitto di peculato. Del resto le ridicole dichiarazioni del Sindaco secondo cui 'non uscirà nemmeno un euro dalle casse del Comune' cozzano con una realtà contabile diametralmente opposta, per cui i denari in questione 'sono già usciti' dalle casse comunali e dunque dalle tasche dei contribuenti orvietani, come risulta dalla determinazione dirigenziale n.ro 1/146 di ben tre anni fa (esattamente del 1/12/05) per un totale di sapesa di oltre 38.826 euro”. Per il PdL è inoltre evidente “la malafede con cui si è proceduto, dal momento che sia il Sindaco, che i funzionari preposti, dimostrano di sapere perfettamente che il rimborso delle spese è consentito solo in caso di assoluzione, mentre è noto che l’oblazione non è una sentenza di assoluzione, ma di condanna al pagamento di una somma di danaro scontata alla metà del massimo a favore dello Stato (vedasi determinazione n°1/08 e sentenza n.ro 15724 del 13/12/2000 della Corte di Cassazione sez. contabile richiamata nella stessa determina) in cambio della dichiarazione di non luogo a procedere oltre nel processo penale”. “Questi atteggiamenti della casta dei politici che governano Orvieto – conclude il Coordinamento orvietano del Popolo della Libertà - testimoniano uno stato di illegalità e di emergenza democratica che fanno il paio con il comportamento di chi in Commissione di controllo e garanzia sta cercando di far mancare il numero legale per accertare la verità sulla delibera n.ro 74 del 22/5/2008 che chiediamo sia acquisita da chi indagherà sulla vicenda insieme all’atto d’appello che gli Uffici Comunali dichiarano di non avere neanche, nonostante ne abbiano finanziato la spesa ! Invitiamo tutti i ciattidini orvietani che pagano le tasse a chiedere al Sindaco di Orvieto, ed ai funzionari coinvolti in questa ignobile vicenda, la restituzione simbolica di 2 euro e 50 a testa per ogni cittadino”.