politica

"Orvieto soprattutto": in vista del Consiglio del 9 luglio il Sindaco illustra il progetto complessivo della Città

giovedì 3 luglio 2008
di laura
Conferenza stampa del primo cittadino di Orvieto, questa mattina, in vista dell'importante Consiglio comunale di mercoledì 9 luglio, che tra i primi punti all'ordine del giorno tratterà l'aggiornamento delle linee di indirizzo del Sindaco. Già molto esemplificativo, di per sé, il titolo dato dal Sindaco Stefano Mocio al documento: “Orvieto soprattutto - un’introduzione. Ridefinizione delle funzioni del centro storico di una Città policentrica che aspira a rappresentare un motore di sviluppo di area vasta. Atti consequenziali per l’attuazione del progetto Vigna Grande”. Al centro, ovviamente, le linee per la rifunzionalizzazione della ex Piave su cui sarà modulato il bando ormai prossimo di gara europea; ma non solo, dato che intorno al progetto verrà messa a sistema e ridisegnata più organicamente l'intera città, tanto più che al bando della Piave sarà agganciata anche la rifunzionalizzazione dell'ex Ospedale di Piazza Duomo. Contestualmente, dopo la discussione sulle linee di indirizzo, il Consiglio procederà alle Varianti al PRG.O (Piano Regolatore Generale Parte Operativa) e al PRG.S (Piano Regolatore Generale Parte Strutturale) che ne permetteranno l'attuazione. La discussione e l'approvazione di questi atti, proprio in vista di uno sviluppo di area vasta, sarà preceduta, il prossimo martedì, dalla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa sul turismo tra il Comune di Orvieto, la Provincia di Terni e la Provincia di Grosseto. “E' un progetto molto complesso questo della città policentrica – ha affermato tra l'altro il Sindaco – che cerca di mettere insieme tutti gli aspetti fondamentali per dare nuova e durevole linfa alla vivibilità e allo sviluppo”. Ambiziosi, ma non impossibili, gli obiettivi del progetto: sviluppo identitario e crescita dell'economia del centro storico, anche grazie a un aumento della residenzialità, più servizi sanitari e sociali, più funzioni ricettivo-alberghiere, più offerta culturale e congressuale, più formazione, più opportunità per le attività produttive, più coinvolgimento dei cittadini ai processi di crescita territoriale, più occupati. I punti di forza per far decollare il pacchetto di sviluppo sono invece, secondo quanto illustrato dal Sindaco, l'unitarietà, la sostenibilità del progetto immobiliare per l’amministrazione comunale e per i soggetti che investiranno, l'affidamento in concessione dell’ex caserma Piave e dell’ex Ospedale con unica gara, la garanzia di poter disporre di beni produttivi, l'organicità gestionale del progetto. Proprio ieri, secondo quanto prevede la prassi, l’amministrazione comunale ha incontrato gli operatori interessati al progetto di rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Piave allo studio Polis di Roma e ha chiuso formalmente la fase di pre-marketing. Gli operatori che hanno risposto con un progetto di massima all'Information Memorandum hanno ribadito le proposte avanzate, e dunque su quelle linee e su quanto emerso dai Laboratori di partecipazione saranno stabilite le destinazioni d'uso e le relative proporzioni e sarà formulato, in modo estremamente aperto, il bando. Al bando di gara europea potrà in teoria rispondere qualunque soggetto, magari proponendo, nel rispetto delle linee fissate, progetti diversi da quelli tratteggiati da Civita-Banca Intesa e dagli altri due investitori parziali. Per questo, nelle intenzioni dell'amministrazione, il bando dovrebbe prevedere una riserva e la parola definitiva spettare al Consiglio prima della realizzazione del progetto esecutivo. Saranno dunque messi a gara sia l'ex caserma Piave, sia l'ex Ospedale del Santa Maria della Stella che il Comune di Orvieto si appresta ad acquistare con un mutuo di 6 milioni e 100 mila euro dal fondo regionale. La formula scelta per la rifunzionalizzazione di entrambe le strutture è la concessione del bene per 90 anni, che dovrebbe fruttare al Comune circa 3 milioni stimati di euro annuali (probabilmente meno, circa 2 milioni e mezzo, al momento della reale contrattazione) che entrerebbero così in circolo per stabilizzare il bilancio e assicurare un elevato standard di servizi alla città. Cambia, inoltre, la conformazione di Risorse per Orvieto che, mantenendo almeno in un primo momento la propria natura di srl, diventerà una società a capitale pubblico-privato che gestirà anche Palazzo dei Sette e Palazzo dei Congressi. Il Comune manterrà il 51% del capitale, il restante 49% verrà messo a bando con la medesima gara per l'affidamento in concessione del complesso dell'ex caserma, individuando il socio operativo privato fra i soggetti del raggruppamento che si aggiudicherà la concessione. Sarà il socio minoritario ad esprimere l' amministratore delegato. Chi deciderà di rispondere alla gara d'appalto farà un investimento di oltre 100/120 milioni di euro, per questo, ha spiegato il Sindaco, va garantito il Comune ma vanno garantiti, con un vero progetto di sviluppo, anche gli investitori, e intorno alla riconversione degli immobili va dunque costruito un vero progetto di sviluppo della città. Di qui la necessità di definire un progetto di promozione turistica e culturale per arrivare ad una cogestione pubblico-privata degli eventi. “Non dobbiamo limitarci al mero progetto immobiliare di rifunzionalizzazione del bene – ha detto Mocio - ma dobbiamo pensare ad un progetto che guardi alla gestione coordinata di tutti i soggetti. Non vendendo i beni diciamo no agli speculatori e sviluppatori puri, ma scegliamo la concessione pensando a molteplici funzioni per attrarre più soggetti. Intendiamo non solo rilanciare il bilancio del Comune, ormai ripulito e stabilizzato ma per forza di cose asfittico, ma soprattutto determinare il salto di qualità della città. Un soggetto privato chiamato ad investire 100/120 milioni di Euro, con tutte le limitazioni che l’amministrazione pone, lo fa solo se può essere compartecipe delle politiche di promozione e di gestione. Dobbiamo riqualificare il sistema turistico, quello degli eventi culturali e del turismo congressuale, segmentadolo in modo da avere ritorni reali per la Città”. Per quel che riguarda i tempi, la gara di appalto verrà pubblicata nel mese di luglio, entro fine anno si andrà all’aggiudicazione provvisoria del progetto, quella definitiva avverrà dopo l’adozione e l'approvazione del piano attuativo. Le procedure di variante al PRGS saranno successive alla presa d’atto del progetto da parte del Consiglio Comunale. Accanto a tutto questo sarebbe necessario, secondo il Sindaco, dare vita ad una Conferenza Economica di livello nazionale e internazionale per definire il contorno culturale di questo nuovo progetto per Orvieto; in questo quadro sarà importante il ruolo delle Consulte e dei Tavoli Interassociativi e sarebbe auspicabile anche una consulta delle istituzioni culturali orvietane.