politica

Variante di Sferracavallo. Piccini pronto alla raccolta firme se la situazione non si sblocca

mercoledì 18 giugno 2008
di laura
Ribadita ieri dal vicesindaco Marino Capoccia, in Consiglio comunale, la volontà di realizzare la Variante di Sferracavallo, “considerata dall'amministrazione una priorità - ha affermato Capoccia - anche se si registra momentaneamente una stasi dovuta al fatto che non è stato ancora convocato un incontro tra gli enti (Provincia, Regione e Comune) per stabilire le rispettive cifre e modalità di intervento e sottoscrivere l'accordo di programma”. Il progetto di massima della Variante, infatti, è già stato redatto dagli uffici comunali con un costo stimato intorno ai 3-4 milioni di euro, e consegnato alla Provincia. A ritardare la convocazione della riunione congiunta – ha dichiarato il vice sindaco - pare sia il fatto che la Regione deve inserire in un unico protocollo con la Provincia un'altra grande opera nel Ternano (forse nella zona di Acquasparta), e non ha ancora deciso quale. Il chiarimento è stato sollecitato da un'interrogazione del capogruppo del PdCI Giampietro Piccini, che aveva chiesto notizie per conoscere se l’Ufficio Tecnico avesse realizzato la progettazione esecutiva, se fosse stato firmato l’accordo di programma, in caso negativo quali fossero le motivazioni del ritardo e se, verosimilmente, l'opera sarà avviata entro il 2008, tanto più che il Comune ha messo in bilancio 200 mila euro per la sua realizzazione. La variante di Sferracavallo, strettamente connessa alla Complanare attraverso gli innesti all’altezza dell’area industriale e dell’abitato di Sferracavallo, è un progetto che sta particolarmente a cuore ai Comunisti Italiani, che lo hanno sollecitato addirittura a partire dal 2002, e che hanno più volte stabilito contatti in proposito con l'attuale assessore regionale alla viabilità Giuseppe Mascio, della stessa componente politica. Piuttosto stizzito, dunque, di tutte queste lungaggini, il consigliere Piccini che, come ha sottolineato ieri, ha dovuto sempre incalzare “col fiato sul collo” dell'amministrazione per l'avanzare di un progetto per cui, secondo le ripetute dichiarazioni di Mascio, la Regione è disponibile a stanziare il 50% dei costi. Piccini si è dichiarato non soddisfatto delle risposte dell'amministrazione, in quanto il chiarimento è stato evasivo sull'avvio o meno dell'opera nel 2008 e, anche, sullo stato del progetto: poco più di una bozza di massima che, per avere un preciso riscontro degli effettivi costi, ha bisogno di una seria progettazione definitiva. Il capogruppo del PdCI, dopo un battibecco col vicesindaco, si è proclamato addirittura pronto, se la situazione non si sbloccherà, ad attivare tavoli di raccolta firme in tutto il territorio comunale per chiedere la pronta realizzazione dell'opera. Pare che a ritardare l'iter sia, sostanzialmente, il fatto che la Provincia non ha previsto nessuno stanziamento in proposito nel bilancio 2008. Cosa, questa, che avrebbe dovuto essere sollecitata dagli assessori del territorio orvietano, venuti meno, se così fosse, a una loro diretta assunzione di responsabilità. Quello che spiacerebbe, data l'urgenza degli interessi dei cittadini, sarebbe se questo fosse avvenuto per un braccio di ferro politico tra varie forze, o addirittura all'interno del PD. In ogni caso, Piccini è pronto ad incontrarsi personalmente con il Presidente Cavicchioli per trovare una soluzione. “Abbiamo sottoscritto un accordo di maggioranza con alcuni punti che stavano particolarmente a cuore ai Comunisti Italiani, – ha più volte e in varie occasioni dichiarato – la Variante di Sferracavallo è uno di questi, forse il più importante, vogliamo dunque che il suo iter si concretizzi prima della scadenza del mandato”.