politica

PD: nuovi dirigenti e il progetto di un'iniziativa politica più incisiva. Franco Picchialepri presidente

martedì 29 aprile 2008
Il 24 aprile si sono riuniti, presso la sede del Circolo di Sferracavallo, i membri del coordinamento comunale. In tale occasione è stato eletto all'unanimità come presidente del Partito Democratico di Orvieto, Franco Picchialepri, consigliere nel consiglio comunale cittadino. Nell’occasione, il coordinatore Carlo Emanuele Trappolino ha comunicato anche i componenti dello “staff” che accompagnerà il suo progetto politico: due giovani donne, Annarita Mortini e Valentina Mulas, e tre uomini di differente esperienza e provenienza: Roberto Meffi, Andrea Scopetti e Vittorio Tarparelli. La volontà del coordinatore (e neodeputato) di affermare con tenacia un nuovo orientamento generazionale ha trovato ulteriore espressione nella nomina a tesoriere di Simone Formiconi, e di Lorenzo Mencarelli come responsabile dell’area Comunicazione. Per quel che riguarda gli aspetti organizzativi, il coordinatore ha voluto affiancare all’esperienza di Gilberto Settimi quella di Leonardo Mariani mentre a Giorgio Cesari spetterà di coordinare i responsabili dei circoli del PD. Durante la stessa riunione, è stato analizzato a vari livelli il dato elettorale. Con l’ausilio dello studio sui flussi prodotto dall’AUR Umbria, rispetto al dato orvietano, i membri del coordinamento hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, pur non dimenticando il contesto nazionale in cui il dato locale si inserisce. In sintesi, il +6% registrato a Orvieto e l’elezione alla Camera di Carlo Emanuele Trappolino investono il PD della responsabilità di dare rappresentanza delle diverse culture politiche che hanno concorso all’affermazione del nuovo partito, e di avere il compito di farsi portavoce di quei cittadini che hanno invocato con fermezza e passione la necessità di una nuova stagione di progetto e di speranza. "Il nuovo assetto del gruppo dirigente – ha detto Carlo Emanuele Trappolino – non è un punto di arrivo sopra il quale sonnecchiare e magari compiacersi. Il dato di Roma deve incitarci ad una più incisiva iniziativa politica anche laddove, come a Orvieto e nell’Orvietano, il risultato elettorale ci premia. Il lavoro di consolidamento del PD e della nuova classe dirigente non può ritenersi concluso e ancora necessita di intelligenza e di ulteriori spinte riformiste. E noi questo lavoro - continua Trappolino - lo vogliamo fare sin da subito, scansando le tentazioni dell’autosufficienza e di quell’autoreferenzialità che isola la politica dal cuore pulsante della società e della gente. Lo vogliamo fare con serietà e rigore premiando il merito, il talenti, le capacità di ascoltare e fare relazione con le più vive istanze sociali, produttive e culturali della città".