politica

Presentato il bilancio 2008: regime di austerità ma senza penalizzare i cittadini. Cala la Tarsu

giovedì 27 marzo 2008
di laura
E' programmata per domani, venerdì 28 marzo, la discussione e l'approvazione in Consiglio comunale del bilancio 2008 del Comune di Orvieto. L'importante atto, che attraverso le poste di entrata e di uscita dei vari capitoli segna la programmazione politica annuale dell'ente, è stato illustrato alla stampa dal Sindaco Stefano Mocio: un'occasione per fare il punto dell'attività amministrativa e dei progetti in corso in tempi ormai non troppo lontani dalle prossime amministrative. Sarà un anno di sacrifici draconiani - determinati dal risanamento in corso e dalla decisione di acquistare sia l'ex pediatria (circa 900 mila euro) che l'immobile dell'ex Ospedale (6 milioni 200 mila euro in totale, di cui si prevede, per il 2008, la prima rata di ammortamento) - che vanno a limare tutti i capitoli di entrata ma che non incideranno, in termini di tariffe e servizi, sui cittadini . Nessun aumento in vista e anzi, ha sottolineato il Sindaco, famiglie e imprese si vedranno ridotta la Tarsu del 6 %: in modo indifferenziato, ha spiegato, perché la Tarsu è ancora una tassa, e come tale non può essere scaglionata in diversi scalini a seconda delle tipologie, come invece potrebbe accadere se fosse un servizio. La diminuzione determinerà per il Comune 150 mila euro in meno di introiti, ma è stato possibile mantenere gli impegni presi al momento degli aumenti previsti dal bilancio 2007 grazie al recupero fatto sull'elusione e sull'evasione. Se poi andrà a regime, come si spera, l'operazione Piave, ci saranno in futuro almeno 500 mila euro in meno di tasse per i cittadini. In termini di cifre, le entrate tributarie correnti rimangono pressoché invariate (10 milioni 368.403 euro), mentre la spesa corrente, sostenuta in passato anche con la vendita di patrimonio, subisce una drastica riduzione, passando da 23.781.490 euro del 2007 a 22.063.049 euro del 2008, con una diminuzione di 1.718.440,12 euro . Il Sindaco ha osservato che questa riduzione dipende, in gran parte, dal nuovo modo in cui va redatto il bilancio, che deve essere in pareggio anche in previsione, e dunque non tollera calcoli di entrata basati su previsioni non ancora definite; il primo cittadino pensa tuttavia che, in fase di assestamento, le entrate potranno certamente essere aumentate con introiti che non è ancora possibile calcolare in modo certo. In questo regime di austerità i principali tagli interesseranno "Cultura e beni culturali" (- 679.496,15), "Turismo" (- 165.025,13), "Ambiente" (- 349.235,57), "Sociale" (-359.633,82). Secondo il Sindaco, per quanto riguarda la cultura e gli eventi, i tagli potrebbero essere compensati da eventuali sponsor. Il bilancio è, ovviamente, già nel mirino delle minoranze, e Altra Città fa notare, dal proprio sito web, come alcune variazioni delle entrate extratributarie vadano lette con attenzione: aumentano (+ 93.000) le sanzioni amministrative (da 174.000 circa del 2006 a 231.000 del 2007 e 324.000 del 2008), aumentano i proventi dallo smaltimento dei rifiuti, passati da 0 (zero) del 2006 a 1.168.000 del 2007 (compresi 402.000 dell'accordo transattivo Comune/SAO approvato recentemente), sino a 1.300.000 del 2008. L'emergenza rifiuti su Terni, con il blocco dell'inceneritore e il conseguente smaltimento a Orvieto, provocherà, grazie all'aggio di 7 euro a tonnellata, maggiori introiti per il Comune, a fronte però del riempimento di circa 200.000 mc di discarica. Verranno pagate ecotasse per il mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata, ma per quest'ultima si è ancora, nel bilancio 2008, alle linee generali. Un'ultima preoccupazione di Altra Città riguarda il pesante indebitamento del Comune per i mutui accesi (circa 50 milioni di euro, che nel 2009 raggiungeranno quota 55 e nel 2010 quota 57), con costi sulla parte corrente del bilancio che superano annualmente i 4 milioni di euro. Ma il Sindaco spiega che non bisogna considerare indebitamento gli investimenti infrastrutturali e che, in ogni caso, l'operazione Piave determinerà, anche qui, la chiusura del cerchio, permettendo di andare dove all'estinzione e dove alla rinegoziazione. Quanto alle opere pubbliche, per cui rimandiamo, in modo più specifico, alla notizia in correlata, se Altra Città fa notare che la finanziaria ha introdotto vincoli stringenti che limitano il ricorso a mutui, per cui l'Amministrazione Comunale ha dovuto rivisitare il piano delle opere pubbliche, il primo cittadino osserva che, per questioni di quadratura del bilancio in tempi certamente non facili, è inutile inserire nel 2008 opere che sono appena ai prodromi della progettazione e che, pur restando nella programmazione comunale, non verranno certo cantierizzate nel 2008. Insomma, le critiche della minoranza – ma anche quelle dei sindacati, che chiedevano una differenziazione della Tarsu e, nell’applicazione della tariffa Irpef, una differenziazione tra lavoratori dipendenti e autonomi e l’innalzamento della fascia d’esonero – rientrano, per il primo cittadino, nel gioco delle parti. L'amministrazione, per suo conto, pur non negando le difficoltà che ancora gravano sul bilancio si dice fiduciosa: un bilancio “realistico”, questo del 2008, lo ha definito Mocio, che guarda al futuro sperando non solo di esaurire il programma del Sindaco ma di rilanciare, con l'aiuto e la partecipazione della città stessa e di esperti nazionali e internazionali ad opportune, future iniziative, un progetto complessivo per la città che sia valido nel prossimo trentennio.

Opere pubbliche e progettualità: pressoché realizzato il programma di governo