politica

Il gruppo socialista in Consiglio provinciale chiede la condanna del boicottaggio della Fiera del Libro di Torino e di incentivare la partecipazione di scrittori israeliani a Umbria Libri

mercoledì 20 febbraio 2008
Un ordine del giorno del gruppo del Partito Socialista in Consiglio Provinciale, firmato dai consiglieri Marinelli e Proietti Grilli, chiede al Consiglio di pronunciarsi con una condanna della campagna di boicottaggio della Fiera Internazionale del Libro di Torino e di adesione alla proposta avanzata dalle colonne del Giornale dell’Umbria di favorire la partecipazione di scrittori israeliani, nel 60° anniversario della nascita dello Stato di Israele, alla prossima edizione di Umbria Libri. "La presenza dello Stato di Israele come ospite d’onore in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione - si legge come premessa alla richiesta nell'odg - è stata strumentalmente interpretata come uno schiaffo alla causa palestinese, parte degli scrittori arabi intendono così boicottare la manifestazione culturale, la protesta è stata subito appoggiata da associazioni italiane da sempre schierate contro lo Stato di Israele. Questa protesta appare ancora più incomprensibile ove si consideri che proviene da uomini di cultura che hanno in questo modo rinunciato ad avere un confronto di idee con quella che considerano la parte avversa. E’ certamente politicamente legittimo criticare e condannare l’occupazione israeliana nei territori arabi, è certamente legittimo criticare e condannare la politica del governo israeliano, ma tale condanna non deve significare il non riconoscimento del diritto fondamentale di Israele ad esistere, cosa affermata nel 1948 da un voto unanime delle Nazioni Unite, ma messa in dubbio dagli aderenti alla azione di boicottaggio".