politica

Rifondazione non demorde: 'Le poltrone non ci interessano. Lasciamo volentieri al Pd l'occupazione ossessiva dei posti'

lunedì 11 febbraio 2008
Duro comunicato della Segreteria di Rifondazione Comunista in rimpallo alle osservazioni del Pd rispetto alle dimissioni di Maria Cecilia Stopponi dalla carica di assessore. “L'ultima risposta – afferma la Segretaria Rosanna Barbanera – perché non potremo stare a fare a ping pong in eterno” “Il commento del PD sulla nostra uscita dalla giunta – afferma la nota stampa della Segreteria di PRC - testimonia e conferma la loro difficoltà a comprendere che, in assenza di politica e progetto, i posti, le poltrone non ci interessano”. “Nell’ultimo anno Rifondazione Comunista ha sollecitato con ogni energia e con tutte le rappresentanze il Sindaco e la coalizione ad un confronto programmatico partecipato – continua la nota - che affrontasse le gravi difficoltà finanziarie e delineasse le priorità condivise per una prospettiva di qualità per Orvieto. La volontà accentratrice e spartitoria interna al PD, la scelta del Sindaco di non essere garante della sintesi delle idee per un reale progetto di innovazione necessario, ha imposto a chi non è interessato alle ricadute di tale metodo, di scegliere tra sterili poltrone o la prospettiva e gli interessi della comunità”. “Per noi non ci potevano essere dubbi – afferma ancora PRC -. Ora lavoreremo con più forte impegno, a determinare una partecipazione attiva dell’intera comunità, sullo sviluppo e sulla conoscenza reale delle condizioni dell’Amministrazione. Siamo da tempo impegnati a lavorare con i compagni di SD, PdCI, ARS e tanti/e altri, alla definizione di una sinistra forte e unitaria, che non si vergogni di essere tale e che dialoghi con tutte le componenti sociali ed economiche disponibili”. Un incoraggiamento è venuto al partito anche dalle elezioni dei consigli di zona. “Lasciamo volentieri al PD – conclude Barbanera - l’occupazione ossessiva dei posti, anche in conflitto di interessi, la tutela di pochi a scapito della salute e della giustizia sociale di molti”.