politica

Il Pd orvietano risponde alle accuse di Rifondazione: PRC non è riuscito a partecipare allo sforzo di innovazione dell'amministrazione. Non si può più essere partito di lotta e di governo

sabato 9 febbraio 2008
Non ci stanno, il Pd orvietano e il relativo gruppo consiliare al Comune di Orvieto, ad essere sviliti e demonizzati da Rifondazione Comunista che, uscendo dalla maggioranza con le dimissioni dalla Giunta di Cecilia Stopponi, lancia pesanti accuse al governo Mocio e al modo di gestire la cosa pubblica. “Il momento politico attuale, come al livello nazionale così al livello locale, richiede trasparenza, coerenza e chiarezza nei confronti dell’opinione pubblica – scrive il Pd, in risposta, in un comunicato stampa . - Noi crediamo che oggi non si può più essere partito di lotta e di governo”. Secondo il Pd “mentre l’amministrazione comunale, pur senza rotture traumatiche con il passato, lavorava per porre le basi di un nuovo modello di sviluppo della città di Orvieto, probabilmente c’era chi si attardava a conservare vecchie impostazioni e talora a perseguire interessi di parte. Rifondazione Comunista, a nostro parere, non è riuscita a partecipare allo sforzo di innovazione che questa amministrazione sta compiendo, e scambia per ritardi e insufficienze la diversa impostazione di governo”. Da qui, a detta del Partito Democratico, sono nati i dissapori e il disaccordo sulle scelte del governo cittadino, che sempre più si sono accentuati fino alla decisione di uscire dalla Giunta. Segnali che erano già presenti dai tempi della fuoriuscita dalla maggioranza del consigliere comunale di PRC Giancarlo Imbastoni. “Nel prenderne atto – affermano ancora il partito e il gruppo consiliare Pd - esprimiamo rammarico per le decisioni di RC, anche in considerazione del fatto che questo partito aveva sottoscritto il programma di governo del Sindaco, ivi compreso l’aggiornamento delle linee di indirizzo del giugno 2006. In particolare stupisce l’attacco alla sanità orvietana, settore nel quale l’assessore di RC aveva la delega. Come si può non sapere che i ricoveri, e più in generale le attività del nostro ospedale, sono in sensibile aumento? Altro che fuga verso altri presidi! E’ malafede o solo cattiva informazione? L’altra delega, ai servizi sociali, è tra quelle a maggior peso sulle poste di bilancio, e nell’opera di risanamento non ha conosciuto ridimensionamenti. Altro che azione di 'mobbing spinto' sull’assessore”. “Ragionamenti analoghi – conclude il Pd - potrebbero essere condotti rispetto alle grandi questioni aperte: la caserma, le infrastrutture, i rifiuti e il progetto ambientale e energetico, le cave, il ruolo di Orvieto nell’area vasta (ATO), ecc. Ma su questi argomenti tratteremo in dettaglio in una prossima conferenza stampa. A conclusione non vorremmo che il PRC, nello “sbattere la porta”, in realtà non abbia deciso di avere le mani libere, accogliendo le sollecitazioni di altri settori della sinistra orvietana, in considerazione che si stanno avvicinando importanti scadenze elettorali”.