politica

L'ONU approva la moratoria contro la pena di morte. Soddisfazione a livello nazionale e locale

mercoledì 19 dicembre 2007
L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la risoluzione per la moratoria contro la pena di morte nel mondo: 104 i voti a favore, 54 i contrari e 29 gli astenuti. La risoluzione è stata approvata alle ore 11,45 del 18 dicembre, ora di New York. Un vero successo del partito pro-moratoria, con l’Italia in prima fila, che ha conquistato cinque voti in più rispetto al pronunciamento della terza commissione giunto lo scorso novembre. Grande soddisfazione è stata immediatamente manifestata dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema, presente a New York. Insieme al ministro Emma Bonino e al premier Romano Prodi, D'Alema è stato, in seno all'esecutivo, il grande promotore di questa battaglia di civiltà. «Un grande risultato – ha detto D’Alema pochi istanti dopo il voto al Palazzo di Vetro – una maggioranza larga, più larga di quella che ci aspettava. E' stato un grande successo per l'Italia, per l'Europa e per la grande coalizione internazionale che si è unita a noi in questa iniziativa. Iniziativa che non è soltanto europea. L’approvazione della risoluzione per la moratoria contro la pena di morte dà ora l’opportunità di aprire un dibattito anche in vista dell’abolizione». Immediato è giunto anche il commento di Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha salutato così l’approvazione della risoluzione: «L'Italia ha molto contribuito a diffondere pace e giustizia nel mondo. Saluto con immensa commozione il voto con cui oggi l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione con cui si chiede a tutti gli stati membri di sospendere le esecuzioni capitali. E’ davvero una giornata storica. Ed è motivo di orgoglio per l'Italia che per prima ha promosso questa iniziativa, che si è presto trasformata in una grande coalizione internazionale per il diritto e la dignità delle persone». «Voglio ringraziare il capo dello Stato – ha aggiunto Prodi – che ha sempre seguito con attenzione e sostegno la nostra azione. Grazie anche al Parlamento, che con il suo voto unanime ha dato forza decisiva alla nostra scelta. E grazie anche ai ministri D'Alema e Bonino per il loro grande lavoro, a tutti i membri del governo, alle associazioni e ai cittadini che si sono mobilitati in questi mesi». Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario del Partito democratico Walter Veltroni. «Il voto dell'Onu – ha detto – rappresenta un risultato importante per l'impegno di tutti coloro che difendono il diritto alla vita. E' la conclusione di una lunga battaglia e la speranza che sia l'inizio di un’epoca in cui la pena di morte sia per sempre abolita in tutto il mondo». Per Veltroni il voto espresso dalle Nazioni Unite «rappresenta un traguardo significativo per Roma e un riconoscimento importante al ruolo internazionale del Governo italiano. "Il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il ministro per le Politiche comunitarie Emma Bonino hanno lavorato con tenacia, passione e coraggio per raggiungere questo storico risultato", ha affermato. Un «segnale storico», un successo dell'Italia e dell'Europa che hanno «fortemente voluto» la moratoria Onu sulla pena di morte. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottolineando che si tratta di un punto di partenza e non di arrivo, saluta il voto delle Nazioni Unite. «Desidero esprimere la mia profonda soddisfazione per l'approvazione, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Risoluzione per la moratoria della pena capitale nel mondo - afferma Napolitano - Quello di oggi è uno storico segnale che l'organo più rappresentativo, per la sua universalità, delle Nazioni Unite lancia alla Comunità Internazionale, richiedendo agli Stati di sospendere le esecuzioni capitali nella prospettiva dell'abolizione della pena di morte». «La risoluzione, fortemente promossa dall'Italia e sostenuta dall'Unione Europea - aggiunge il capo dello Stato - è stata presentata nell'ambito di una intesa a cui hanno aderito paesi di tutti i continenti. L'Unione Europea è riuscita così a coinvolgere un ampio gruppo di paesi, a testimonianza del vasto sostegno ai principi di valore universale che sono alla base dell'iniziativa». «In questa difficile campagna il nostro Paese ha avuto un ruolo centrale. Per l'Italia - sottolinea Napolitano - la lotta contro la pena di morte è uno dei temi prioritari nel campo dei diritti umani. Il successo di questa fondamentale azione è dovuto all'impegno del Parlamento, del governo, del ministro degli Esteri, della Rappresentanza d'Italia presso le Nazioni Unite nonché della società civile italiana, che l'ha sostenuta in tutte le sue tappe. A tutti - conclude il capo dello Stato - rivolgo il mio più vivo apprezzamento». In ambito locale, grande soddisfazione viene espressa dal Partito Democratico che palude al forte impegno del Ministro degli Esteri D'Alema e all'incoraggiante risultato di questa battaglia di Civiltà. Plauso anche da parte del capogruppo del Partito Socialista in Consiglio provinciale Marsilio Marinelli, che aveva a suo tempo presentato un ordine del giorno sull'argomento. "L'approvazione da parte delle Nazioni Unite della moratoria sulla pena di morte - afferma Marinelli - rappresenta una tappa fondamentale per affermare un grande principio di civiltà e di umanità. I Socialisti hanno da sempre avversato questa atrocità; ora si può sperare sempre di più in un futuro nel quale la pena di morte scompaia definitivamente dalla faccia del pianeta". Marsilio Marinelli Capogruppo PArtito Socialista