politica

Sinistra Arcobaleno: idrico fallimentare. 2,228 milioni di euro di credito della Sii verso l'Ato e tariffe aumentate del 100% dal 2002 a oggi

martedì 18 dicembre 2007
I Gruppi consiliari di Sinistra Democratica, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani della Provincia di Terni, che hanno formalizzato anche il coordinamento “La sinistra arcobaleno” nominando portavoce Roberto Forbicioni, hanno presentato una mozione sull’attuale servizio idrico provinciale ribadendo la necessità di ripubblicizzare le reti, i beni e la gestione. Nella mozione il coordinamento, riferendosi alla legge Galli, critica anche il fatto che la tariffa debba servire a coprire tutti i costi, compresi gli investimenti “che invece – affermano i firmatari – dovrebbero ricadere nella fiscalità generale. Il modello ternano – aggiungono poi – non risponde alle attese, poiché il ruolo del pubblico, sia nell’Ato che nella Sii, non ha rispettato le prerogative che gli sono proprie, non rappresentando così in maniera corretta i cittadini. L’eccessiva frammentazione dei soggetti per il controllo deve essere ridotta, riconducendo le funzioni alla Provincia in qualità di ente di coordinamento e programmazione di area vasta così da contenere i costi ed eliminare sperequazioni”. Altri punti sottolineati dalla mozione riguardano la qualità del servizio, il personale e gli incarichi direttivi. Per questi ultimi SD, PRC e PDCI affermano che “appaiono inopportuni doppi incarichi all’Ato e alla Sii e presenze contemporanee di figure all’interno della Sii e del consorzio “Coservices” al quale vengono affidati tutti i lavori straordinari che non vengono affidati ai soci consortili (la maggior parte dei lavori). Viene da chiedersi – prosegue la mozione - che fine abbia fatto il ruolo di garanzia e di verifica dell’Ato che per ruolo istituzionale dovrebbe essere un soggetto terzo ed imparziale vocato soprattutto a garantire e tutelare i cittadini utenti. "Inoltre - conclude la Sinistra Arcobaleno - la revisione del piano d’ambito asseriva che la gestione sarebbe stata messa in equilibrio dopo il primo triennio di sperimentazione. Tutto questo non si è verificato e in sede di approvazione del bilancio 2006 della Sii si registra un credito verso l’Ato pari a 2 milioni 228 mila euro. Se l’andamento verrà confermato anche per il 2007, in due anni si prospetta un disequilibrio di oltre 4 milioni di euro. Per tutto questo – concludono - chiediamo che venga fatta subito chiarezza con un’immediata verifica”. Infatti, dopo i primi tre anni di gestione (2003-2004-2005), fa notare in dettaglio Sinistra Arcobaleno, è stata riconosciuta alla SII da parte di AATO, mediante un lodo arbitrale, la somma di 11,761 milioni di euro, quale somma aggiuntiva rispetto alle previsioni sbagliate del primo piano d’ambito. La circostanza determinò, nel Luglio del 2006, una verifica economica da parte del Presidente della Provincia, con il conseguente riposizionamento dell’equilibrio finanziario e un aumento delle tariffe pari a circa il 100% dal 2002 (momento del passaggio della gestione e della tariffa dai comuni all’ATO) ad oggi. Per fare alcuni esempi nel 2002 il costo per metro cubo nel comune di Terni era pari a euro 0,72 e ad euro 1,20 per il Comune di Sangemini . Nel 2006 la tariffa media in ambito provinciale risulta essere pari ad euro 1,65 per mc con un aumento rispetto al 2003 del 46,30%. In base alla revisione del piano d’ambito per il triennio 2006-2008, la curva degli incrementi tariffari prossimi seguirà il seguente andamento: nel 2007 costo per mc 1,75, nel 2008 euro 1,86; nel 2009 euro 1,98 fino ad arrivare nel 2011 ad euro 2,25 per mc.

La Provincia di Terni receda dalla sua partecipazione all’ATO: il testo integrale della mozione della Sinistra Arcobaleno