politica

Le socialiste del centro Italia a convegno a Orvieto: donne, risorsa imprescindibile di nuovo sviluppo e nuova politica

domenica 2 dicembre 2007
Si è svolto ieri, sabato 1 dicembre ad Orvieto, il convegno delle donne socialiste delle Regioni del Centro Italia, che attraverso il coinvolgimento della componente femminile impegnata nelle Istituzioni, negli organismi di Partito e nella società civile ed economica è stata l’occasione per dare concretamente l'avvio a una rete di donne che, nella costruzione del nuovo Partito Socialista, faccia sentire il suo peso e ne assuma le relative responsabilità politiche. Le donne socialiste hanno voluto inoltre riaffermare con forza il valore etico e di servizio della politica e la volontà di contribuire all'elaborazione di quei nuovi contenuti politico-programmatici su cui si identificherà l’azione del Partito Socialista. In questo senso la presenza qualificata e numerosa di rappresentanti di tutte le regioni del centro Italia interessate al convegno – Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana ed Umbria – è stata una conferma del dinamismo femminile che sta caratterizzando la fase costituente del Partito Socialista. Tre tavole rotonde della giornata, al cui interno sono stati approfonditi temi di notevole interesse ed attualità, quali: “la comunicazione nella politica”, che ha dato modo di discutere, oltre che di modalità e strumenti nuovi, dei modelli culturali femminili trasmessi dai mass media, spesso colmi di luoghi comuni e falsi stereotipi; “l’imprenditorialità femminile nello sviluppo economico”, che si configura come contributo di eccellenza e rappresenta una spinta decisiva per un nuovo decollo economico del Paese. Durante la sessione è stata ribadita la necessità di una riforma della L. 215/ 92 per l’imprenditoria femminile, ormai superata, e l’esigenza di individuare altri strumenti incentivanti maggiormente incisivi; “le diverse azioni per un sistema di sicurezze”, che creino quel necessario e nuovo clima di sicurezza in un Paese in cui le donne pagano il prezzo più alto: sicurezza, legalità e solidarietà devono essere alla base delle azioni di prevenzione e repressione. Un plauso è stato riconosciuto da tutti i partecipanti ad Ada Girolamini, membro del Comitato politico nazionale della Costituente Socialista, per aver stimolato il confronto ed il dibattito su temi così stimolanti.