politica

Il Mancinelli pronto a spiccare il volo. Approvazione unanime della nuova convenzione con la Te.Ma e via libera al mutuo di risanamento del debito pregresso

venerdì 28 settembre 2007
di laura
Discussa a tarda sera, nel Consiglio Comunale di oggi, la proposta della nuova convenzione tra il Comune di Orvieto e l'Associazione Te.Ma, che gestisce il Teatro Mancinelli. La nuova convenzione, votata a maggioranza con alcuni emendamenti e una risoluzione collaterale, permetterà, grazie all'aumento del contributo dell'amministrazione per la gestione del Teatro cittadino, di sanare con un mutuo la situazione debitoria pregressa, dovuta a un grave indebitamento determinatosi negli anni dal 1998 al 2003. La convenzione, che avrà la durata di nove anni, aumenta di 40 mila euro il contributo del Comune per le attività del Teatro, cifra che permetterà all'Associazione di ottenere un mutuo, anch'esso novennale, per sanare i 500 mila euro di debito ancora da estinguere rispetto al passivo accumulato nella passata gestione. Il mutuo ingloberà anche il residuo di 401 mila euro di un altro mutuo già in atto dal 2003, così da salire, in totale, a 901 mila euro, il cui pagamento sarà estinto con nove rate annuali da 110 mila euro. Oltre all'aumento del contributo, la nuova convenzione ne ridefinisce la tipologia. Infatti, mentre finora il Comune versava 164 mila euro alla TeMa e separatamente, comprensivi di IVA, altri 101 mila euro alla società che si occupa della custodia e della manutenzione, ora il contributo totale di 305 mila euro sarà versato direttamente alla TeMa per risparmiare sulla partita di giro della contribuzione. In questo modo, alla Te.Ma verranno assegnati in totale per l'intera gestione del Teatro 305 mila euro annui di contributo. A questo contributo per la gestione dei servizi, il Comune di Orvieto aggiunge, come maggior socio dell'Associazione TeMa, la quota associativa di 60 mila euro. Gli emendamenti presentati dai vari gruppi consiliari, e in parte ritirati da Altra Città, hanno precisato alcuni compiti di gestione, stabilito che il Bilancio della Te.Ma sia trasparente e consegnato ai consiglieri comunali, che per le scuole si vadano a stabilire, con provvedimenti da studiare successivamente, condizioni agevolate dell'uso degli spazi teatrali (misura ritenuta tuttavia vaga e insufficiente da Franco Raimondo Barbabella, che su tale emendamento si è astenuto). La risoluzione presentata da Altra Città, sulla quale si è astenuto il consigliere Secondo Federici, va invece a stabilire che sulla situazione debitoria pregressa sia fatta chiarezza dalla Commissione di controllo e garanzia: “non tanto per andare a cercare i colpevoli – ha affermato il consigliere Cortoni che di questa commissione è presidente – quanto per cercare le cause che hanno portato all'indebitamento ed evitare che la situazione possa ripetersi”. Da tutti apprezzata la puntuale e precisa relazione dell'assessore Pirkko Peltonen, che dell'associazione Te.Ma è, per Statuto, anche la Presidente. La relazione, oltre ad evidenziare lo stato economico, ha fatto il punto sui compiti di gestione dell'associazione e sull'esperienza accumulata, mettendo in evidenza il ruolo bipartisan del Teatro nella vita cittadina e la necessità di far quadrato, maggioranza e opposizione, per salvaguardarlo e rilanciarlo. “Se c'è una questione bipartisan – ha concluso l'assessore Peltonen – è proprio il Teatro. Come, dopo l'Unità d'Italia, tutta la città partecipò alla sua costruzione consorziandosi, così vorrei che oggi si unisse chi rappresenta la città per chiudere con il passato e fargli spiccare il volo”. L'appello, motivato dalla gestione virtuosa instaurata dalla precedente presidente Maria Teresa Urbani e portata avanti dalla Peltonen, è stato accolto e la nuova Convenzione, fatti salvi gli emendamenti, è passata all'unanimità. Garanzia dell'operazione sono stati i due ultimi anni di pareggio di esercizio, la professionalità dei 9 dipendenti, per cui è stato tra l'altro attuato un processo di deprecarizzazione del lavoro e, non ultimo, i 600 abbonati e i 300 soci affezionati del Teatro che ne testimoniano la funzione sociale e culturale.