politica

Il comunicato stampa di Sinistra Democratica

mercoledì 19 settembre 2007
Morti bianche: +2,2%, In crescita gli infortuni in itinere +1,8%, tra i lavoratori “atipici” +19% ed extracomunitari +3,7%. Più il lavoro è precario o poco qualificato, più aumentano gli infortuni. ASL di ORVIETO; 1 solo medico del lavoro, 1 solo tecnico ambientale. E’ possibile continuare in questo modo? Le cause degli infortuni mortali che viaggiano ad una media di 3 al giorno, oltre la morte di Quinto Boccanera, ieri sono morti una ragazza precaria di 21 anni ed un edile di 35 anni, questa mattina 19 settembre è morto un giovane rumeno di 27 anni Ionut Iarscuschi, dimostrano la veridicità dei dati pubblicati dall’Inail. Lavoro precario, lavoro dequalificato, turni massacranti, lunghi viaggi per raggiungere il posto di lavoro, lavori atipici, in gran parte assenza di tutele sindacali o lavoro in sub-appalto, tutte caratteristiche di una concezione del lavoro che al centro pone la “produttività”, la “flessibilità” e non l’individuo, l’uomo o la donna lavoratrice. In questi anni si è rinunciato a riprendere la battaglia sulla sicurezza, la crisi, i tagli di organici nelle aziende, la cassa integrazione, la mobilità, sono diventati elementi centrali della negoziazione ponendo in secondo piano la sicurezza. Anche nel nostro territorio questo fenomeno si è sviluppato negativamente, basti pensare a come è ridotto l’organico del Servizio di Medicina del Lavoro di Orvieto. 1 solo medico, un solo tecnico dell’ambiente, a fronte di un organico che nel 1993 contava 1 medico e 4 tecnici dell’ambiente, con la prospettiva di assunzione di un secondo medico. L’ASL n. 4 su questo terreno non solo è assente, ma perlomeno “moralmente” responsabile della grave situazione di rischio nella quale sono i lavoratori e lavoratrici. E’ compito in primo luogo delle Istituzioni locali, del Sindaco quale principale autorità sanitaria locale chiedere immediatamente il rafforzamento degli organici del Servizio. Per quanto ci riguarda in tutte le sedi Istituzionali dove siamo presenti porremmo con forza questa questione, a partire dal Direttore Generale della ASL Dott. Fiaschini, oltre a chiedere maggior coordinamento tra tutti gli Enti aventi competenza in materia, INAIL, ISPELS, ASL, INPS, come previsto dalla nuova legge 123/07. C’è bisogno su questi temi di riprendere l’iniziativa politica, solo così, parlando dei problemi reali della gente, lavoro sicuro, salario, sicurezza, si può tornare ad essere credibili.

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