politica

Al Comune di Orvieto il primato provinciale della tassazione dei cittadini. AN e FI: quello della TARSU il più ignominioso. Intanto, nella gestione rifiuti, si profilano novità

sabato 1 settembre 2007
Ha messo in movimento la Casa delle libertà di Orvieto l'inchiesta de “Il Giornale dell’Umbria” che pone in evidenza come, dati alla mano, il Comune di Orvieto sia, per tasse e tributi, quello che nella provincia di Terni carica più di ogni altro i cittadini. “Siamo di fronte ad una situazione non più tollerabile e gli orvietani se ne stanno rendendo sempre più conto – affermano AN e FI in una nota stampa; - sono almeno dieci anni che le tasse ed i tributi crescono in maniera esponenziale, tanto da diminuire pesantemente le capacità reddituali delle famiglie e delle imprese”. E, a parte Irpef e Ici in cui Orvieto ha comunque, quanto a percentuale di imposizione pro capite, un triste primato, il dato più ignominioso è, per la Cdl, quello che si riferisce alla tassa sui rifiuti: “139,1 euro pro capite a fronte della discarica più grande dell’Umbria – osservano AN e FI – la cifra più elevata rispetto a tutti gli altri Comuni della provincia, e denota come la politica del centrosinistra orvietano non possa che essere definita totalmente fallimentare”. Intanto, mentre la Casa delle Libertà protesta per una politica che, a suo dire, è basata solo sull'aumento delle tasse, arrivano novità proprio sul fronte della gestione dei rifiuti. L'aggio ambientale di 7 euro a tonnellata, recentemente riconosciuto dall'Ato rifiuti al Comune di Orvieto per la presenza sul territorio della discarica “Le Crete”, dovrebbe fruttare alle casse comunali almeno 800 mila euro, che saranno tuttavia in parte depauperati per l'aumento della tariffa che, come tariffa unica d'ambito, passa dai 40 euro a tonnellata (che per il Comune di Orvieto, per indennizzo dell'impatto ambientale apportato dalla discarica erano tuttavia 19) a 59 euro. La tariffa, dunque, per i Comuni dell'Ambito praticamente aumenta di circa il 50%, ma per Orvieto, considerando il precedente sgravio, quasi si triplica. E tuttavia saranno gli altri Comuni ad avere problemi più seri, in quanto non potranno avere quella compensazione che, in qualche modo, il riconoscimento dell'aggio apporta alla Rupe. Già in questo quadro necessita di essere rivista la convenzione tra Comune di Orvieto e SAO, l'azienda che gestisce la discarica delle Crete, ma probabilmente la revisione andrà ben più nel profondo, dato che il sindaco Mocio non nasconde da tempo il desiderio di vedere il Comune in quota parte nell'azienda come socio pubblico; partecipazione che sarebbe motivata dall'avere, il Comune, la discarica sul suo territorio, e di voler dunque partecipare a pieno titolo sia al controllo della stessa che agli utili. In questo quadro, altri termini di revisione potrebbero riguardare lo spazzamento, che al momento non è effettuato dalla SAO ma dall'amministrazione comunale, e che risulta, per mancanza di forze e di mezzi, piuttosto carente e inadeguato