politica

Riequilibrio tra le province di Perugia e Terni. I consiglieri DS di Palazzo Bazzani chiedono a che punto è l'iter e quali Comuni hanno avviato il percorso

venerdì 27 luglio 2007
A che punto è il progetto di riequilibrio territoriale delle due province umbre di Perugia e Terni? Lo chiedono, in un’interrogazione, i consiglieri provinciali del Gruppo DS a Palazzo Bazzani, Pierluigi Spinelli, Roberto Montagnoli, Domenico Rosati, Giorgio Finocchio e Giorgio Posti, facendo riferimento a notizie apparse su alcune testate giornalistiche della nostra regione che parlano di “avvio ufficiale dell’iter per l’ingresso di Spoleto nel territorio provinciale di Terni, in base al disegno di legge per il Codice delle Autonomie locali approvato dal Governo”. Al riguardo i consiglieri DS fanno notare che il ddl delega il Governo ad adottare entro due anni dall’entrata in vigore del “Codice” una revisione delle circoscrizioni provinciali, al fine di ottimizzare il rapporto tra estensione territoriale e popolazione residente, previa iniziativa dei Comuni interessati e sentiti i pareri delle Province e della Regione. Ricordando che l’iter per l’approvazione parlamentare del disegno di legge appare bloccato, “anche a causa della ben nota difficoltà dei lavori al Senato” –scrivono i firmatari del documento- e che nel 2005 il Consiglio provinciale di Terni ha approvato all’unanimità una risoluzione in cui si auspica l’allargamento dei confini amministrativi al territorio spoletino ed il conseguente riequilibrio tra le province di Perugia e Terni, i consiglieri diessini chiedono di sapere “se esistano a tutt’oggi atti del Comune di Spoleto o di altri Comuni che, in conformità all’art.113 della Costituzione, comprovino l’avvio del percorso per un loro ingresso nella Provincia di Terni” e “cosa intendano fare la Giunta ed il Presidente di Palazzo Bazzani per individuare tempi certi per consentire alle popolazioni interessate di esprimersi in merito e se ci sia un’idea precisa di quali siano i Comuni ricadenti in provincia di Perugia interessati a tale riequilibrio”.