politica

Scalda gli animi la complanare: tutto da rivedere a tavolino secondo Lorenzetti e Stella. Intanto il secondo casello Nord sarà più rapido del primo stralcio

lunedì 23 luglio 2007
di L.R.
Scalda gli animi la complanare, dopo le recenti dichiarazioni della presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti, nel corso della sua visita a Orvieto, che propendono a rivedere a tavolino la programmazione relativa al secondo stralcio. Andrebbe infatti ripensata in un'azione di sistema in vista del progetto, ormai arrivato in porto, del secondo casello Orvieto Nord, che di fatto permetterà di alleggerire molto del traffico diretto dall'attuale sbocco autostradale verso la zona produttiva di Bardano. Sulla dichiarazione della presidente, letta come un congelamento dell'intervento, si sono pronunciati duramente, nei giorni scorsi, i presidenti di Confesercenti e CNA Gulino e Trequattrini, e ha presentato in data odierna un'interrogazione anche il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale. AN fa notare che la rinuncia a una parte della complanare, cavallo di battaglia da almeno un decennio delle amministrazioni dei sindaci Cimicchi e Mocio, sfalderebbe gran parte delle promesse, dei programmi e delle grandi progettualità del centro sinistra e costituirebbe un danno per le speranze dei cittadini orvietani. Con questa premessa, si chiedono delucidazioni in merito al presidente del Consiglio e all'assessore competente. A rendere cauta la governatrice Lorenzetti, e con lei la vice presidente della Provincia e assessore alla viabilità Loriana Stella - che nella stessa pubblica assemblea ha parimenti parlato della necessità di un tavolo tra istituzioni e di una revisione del secondo stralcio dell'opera - oltre alla novità del casello sono stati anche i ritardi relativi al primo stralcio, quello che costruirà il secondo ponte sul Paglia e snellirà la viabilità di accesso a Ciconia. Rispetto ad esso, si sta ancora realizzando il progetto esecutivo, recentemente assegnato a una ditta di Milano con una gara europea. Il primo stralcio della complanare infatti, finanziato dalla regione già nel 2003 per 13 milioni e mezzo di euro, vede di fatto lievitare i costi per le criticità e i ritardi accumulati. Sarà dunque necessario integrare l'intervento, quando andrà a regime, con almeno 3 o 4 milioni di euro di surplus, che dovranno per forza di cose vedere un nuovo impegno della Regione. Molta cautela, dunque, prima di stanziare gli altri 30 milioni di euro che richiederebbe il completamento dell'opera, sia per la novità del casello nord, sia per il farraginoso iter messo in moto dall'amministrazione comunale e dagli uffici col primo stralcio, in cui con molto ritardo ci si è rivolti alla procedura delle gare europee che, date le dimensioni, l'intervento richiede. Tutto da rivisitare, dunque, se non da annullare, anche perché gli amministratori hanno più volte dichiarato che il casello nord non sarebbe stato alternativo, ma piuttosto complementare al secondo stralcio della complanare. Quel che è certo, è che il casello nord, il cui iter si sta definendo in questi giorni tra Società Autostrade e Provincia di Terni, sarà certo pronto molto prima dello stesso primo stralcio della complanare i cui lavori, dati i tempi che le procedure di gara europea richiederanno, non riusciranno a partire prima dell'autunno 2008, per protrarsi per circa un triennio. “E' chiaro – conferma Loriana Stella ribadendo la sua posizione in accordo con la presidente Lorenzetti – che se il secondo casello sboccherà, come sembra probabile, in località “Le Prese” oltre Carloni, si attenua la morsa su Ciconia, lo Scalo e Sferracavallo, e bisogna dunque ridefinire tutto in un'azione di sistema”.