politica

Rosy Bindi si candida alla Segreteria del PD: lo aveva annunciato a Orvieto

venerdì 20 luglio 2007
di L.R.
Lo aveva annunciato ad Orvieto, intervenendo recentemente alla Festa dell'Unità e dell'Ulivo, spinta da una precisa domanda di Silvia Fringuello, presidente di Emily Umbria. E ora, come aveva dichiarato, si è candidata ufficialmente e ha presentato il suo programma, perché, ha detto a Orvieto e ripete adesso "il Pd non deve essere il partito del leader ma, per rispondere alle spinte dell'antipolitica, deve essere caratterizzato da partecipazione vera e democrazia interna". E ha definito il suo "un programma per il partito e non per il governo, perché il governo il suo programma ce l'ha già". In questo senso, perché non si dia più spazio all'incontrastato leaderismo, si era detta dispiaciuta della rinuncia a candidarsi da parte di Anna Finocchiaro, che avrebbe avuto tutti i numeri, ha affermato, per non lasciare incontrastata la scelta di Veltroni e affiancarla con altrettanta autorevolezza come alter ego femminile. E ora, a mostrare che le donne in politica hanno sane ambizioni ed esistono, ci pensa personalmente. Un partito nuovo, quello che la Bindi propone, che restituisca dignità e autorevolezza alla politica e, caratterizzato da partecipazione vera e democrazia interna, sappia rispondere in modo plurale e non identitario alla frammentazione etica e culturale della società in cui viviamo. Ed è nuovo anche il suo concetto di laicità, che non è indifferenza sui valori, ma confronto persuasivo e ricerca di un bene condiviso e storicamente realizzabile. Quanto alle prospettive di futuro per il partito che Rosy Bindi propone, le parole guida sono sviluppo sostenibile, equità e efficienza nei servizi pubblici, welfare di lungo periodo, ripensato sul nuovo mercato del lavoro, uguaglianza e opportunità, legalità, pace, più donne, più democrazia.

Pieno sostegno dalla presidente di Emily in Italia Franca Chiaromonte