politica

Nomine alle Partecipate. Il sindaco Mocio risponde agli attacchi: le designazioni vanno nel senso del risanamento e della professionalità né ho remore a parlarne in Commissione di Controllo e Garanzia

mercoledì 27 giugno 2007
Il Sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, risponde con una nota istituzionale diramata dall'Ufficio Stampa del Comune sia a tutte le polemiche cittadine suscitate dall'ultima e dalle altre nomine da lui fatte in seno alle partecipate, sia alla posizione assunta dal consigliere di Altra Città Fabrizio Cortoni, che ha chiesto formalmente al presidente e ai consiglieri membri della Commissione di Controllo e Garanzia, al sindaco e al presidente del Consiglio comunale la convocazione della Commissione stessa, per verificare il rispetto degli indirizzi approvati dal Consiglio comunale in materia di nomine e designazioni di rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni di competenza del sindaco. “Le nomine che il sottoscritto ha fatto nel rispetto della legge – afferma tra l'altro il sindaco Mocio - in seno alla TeMa, al CSCO, ad RPO, alla Farmacia Comunale, così come quella fatta dall’Assemblea dell’ATC, che ho sostenuto, vanno nella direzione sia di preservare il ruolo democratico dei partiti, sia di dare dei segnali nuovi. Il primo è che le persone scelte hanno o stanno risanando le partecipate, spesso rinunciando al proprio compenso da Presidente o ridimensionandolo; il secondo, è che sono persone che possono far bene nei propri incarichi, sia come tecnici, sia come politici. Anche l’ultima nomina, quella effettuata dall’Assemblea dell’ATC in rappresentanza di un territorio, l’Area Orvietana che da sempre ha un peso importante e rilevante nel contratto di servizio e nella gestione economica consortile, va nella direzione della professionalità. Una donna, una giovane, una laureata in Giurisprudenza con molta esperienza per il lavoro che svolge, nella materia della finanza e dei bilanci aziendali. Quello che serve all’ATC in questa fase”. “Certi ambienti di centro-destra, anche a livello provinciale – conclude il Sindaco – invece di sbandierare termini come ‘parentopoli’ assolutamente gratuiti - perché il sottoscritto non ha nominato, né nominerà propri parenti – decidano di assumersi le proprie responsabilità in ambito locale, avanzando proprie proposte di nomina. Di tutti questi temi, peraltro, non avrei nessuna remora a parlarne in tutte le sedi opportune, politiche ed istituzionali, compresa la Commissione di Garanzia”. Per leggere la nota stampa in versione integrale clicca qui

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