politica

La proposta di legge

giovedì 24 maggio 2007
La proposta di legge in materia di “Delega al Governo per il riordino normativo della legislazione recante interventi speciali per le città” è composta di un solo articolo ed è finalizzata ad affrontare in modo organico e coordinato la situazione della molteplicità di normative speciali riferite a specifiche realtà territoriali e tra queste ultime la normativa ordinaria. La proposta di legge contiene una norma di delega al Governo per l’adozione – entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge stessa - di un testo unico delle disposizioni recanti interventi speciali per le città, inteso a riordinare, coordinare ed integrare le legislazione vigente in materia. Nell’esercizio di tale delega, il governo non solo dovrà garantire la coerenza della normativa in materia e la semplificazione delle procedure, ma da un punto di vista sostanziale, dovrà anche adeguare gli interventi previsti per le singole città, tenendo conto del loro stato di attuazione e delle disponibilità finanziarie, prevedere eventuali nuovi interventi in considerazione delle specificità delle realtà territoriali considerate ed assicurare anche un costante monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi. In relazione alla necessità di un confronto con le Regioni sulla materia e di un successivo coinvolgimento del Parlamento, la disposizione di legge presentata dall’On. Bocci, prevede il parere della Conferenza unificata e la trasmissione della schema di decreto legislativo alle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari. La necessità del riordino normativo della materia è motivata dal fatto che: - l’attuale panorama normativo si caratterizza per la presenza di una molteplicità di normative speciali che contengono disposizioni applicabili in singole città italiane e che prevedono interventi di natura urbanistica e misure volte al recupero architettonico, urbanistico e ambientale e alla tutela e valorizzazione dei centri storici dei singoli insediamenti; - la varietà di strumenti giuridici utilizzati per realizzare tale finalità comporta l’assoluta disomogeneità delle disposizioni applicabili alle singole realtà territoriali, anche talora per realizzare interventi analoghi; - tra le tante leggi speciali vi sono: gli interventi per Roma, capitale della Repubblica (legge n. 396/1990), i numerosi interventi per la salvaguardia di Venezia (tra cui quelli contemplati nella legge n. 798/1984), i provvedimenti per il consolidamento della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi (da ultimo la legge n. 545/1987), il risanamento dei rioni Sassi di Matera (l’ultima norma di riferimento è la n. 771/1986), gli interventi per la Città di Urbino (legge n. 124/1968), gli interventi per la Città di Siena (leggi n. 3/1963 e n. 75/1976); - lo stato della legislazione in materia rende urgente una ricognizione della normativa esistente, un attento monitoraggio della sua attuazione e l’adozione di strumenti di coordinamento e di raccordo tra le varie leggi speciali; - il parere espresso dall’VIII Commissione sul disegno di legge finanziaria 2007 (seduta del 17 ottobre 2006) conteneva una specifica osservazione in merito all’opportunità, in linea generale, di “affrontare la legislazione speciale per le città, operando una ricognizione della normativa esistente e dei relativi finanziamenti e proponendo l’unificazione in un unico contesto giuridico della legislazione vigente in materia, che si ispiri ai principi di semplificazione delle procedure e di definizione delle risorse disponibili per il completamento dei relativi interventi”.

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Un testo di legge unico per le varie 'leggi speciali'. L’On.Gianpiero Bocci ne ha parlato ad Orvieto