politica

Poggente ancora nel mirino: Altra Città lamenta lacune nella gestione dei lavori consiliari

mercoledì 2 maggio 2007
Il gruppo consiliare Altra Città contesta la procedura seguita per l’approvazione del piano attuativo in località Poggente dal momento che si giunse in una stessa seduta di consiglio dello scorso novembre, a votare due volte lo stesso atto. Scopo dell’iniziativa, quello, di evidenziare le presunte lacune nella gestione dei lavori consiliari, aggravate in questo caso dal fatto che l’argomento in discussione costituiva una delle pratiche urbanistiche più discusse del PRG. E’ Maurizio Conticelli a tornare sull’argomento precisando il suo punto di vista rispetto al parere legale del Segretario Generale del Comune del 18 aprile scorso. “Il parere – osserva Conticelli - può costituire la base per una modifica al Regolamento consiliare o per una sua interpretazione da parte del Consiglio stesso, ma non può risolvere il caso in questione; in occasione della votazione contestata, infatti, il Presidente del Consiglio Comunale, pur deplorando il comportamento dei consiglieri di minoranza per il loro abbandono dell’aula, dichiarò ‘Il punto n° 6 è approvato’. Dopo la votazione si passò infatti alla trattazione del punto successivo durante il quale io intervenni per sottolineare l’irregolarità della votazione precedente e dello svolgimento dell’appello, per poi abbandonare l’aula insieme al collega Cortoni. Se il Consiglio Comunale fosse voluto ritornare sui propri passi, come ha fatto dopo oltre due ore, avrebbe quanto meno dovuto avvisarci come Consiglieri che abbiamo saputo della ulteriore votazione solo nei giorni successivi”. “Tutto ciò non deve apparire pretestuoso – continua Maurizio Conticelli - se è vero che: le previsioni urbanistiche in località Poggente, da anni, sono state al centro di nostre vivaci polemiche, per la nota sovrapposizione dei livelli politici a quelli istituzionali ed imprenditoriali. Del resto, la domanda rivolta al pianificatore Bernardo Rossi Doria in occasione del dibattito sul nuovo PRG il 16 febbraio 2000, circa le motivazioni di tale previsione urbanistica, non ha mai ricevuto risposta; lo stesso Sindaco, inoltre, come risulta dalle notizie di stampa diffuse nel corso del 2005, depositò in Procura un fascicolo circa le vicende urbanistiche del Poggente e, lo stesso Sindaco nel 2006, ha poi deciso di ‘sbloccare’ l’attuazione del Poggente, senza informarci dei risultati di quella iniziativa giudiziaria”. “Io stesso con nota del luglio 2006 agli atti del Comune – precisa ancora il Consigliere di Altra Città - ho chiesto un parere legale relativo ad una ‘questione pregiudiziale’ sollevata in occasione del Consiglio Comunale del 12 luglio del 2006 inerente l’adozione del Piano Attuativo del Poggente, senza ricevere, ad oggi, alcuna comunicazione formale. Pertanto, anche in relazione alla complessità e delicatezza dell’argomento trattato, ritengo che il parere legale fornito non possa essere sufficiente a ‘sanare’ l’anomala votazione consiliare del 9 novembre 2006 relativa al Piano Attuativo in località Poggente. Per contro appare opportuno ed urgente che il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale diano risposte alle richieste loro rivolte con la nota del 23 marzo scorso. Con l’occasione chiedo al Presidente della IV Commissione Consiliare a cui fu rivolta la richiesta di parere legale sulla citata questione pregiudiziale, i motivi per i quali, a tutt’oggi, non mi siano pervenute risposte”.