politica

Un decisivo lunedì: prossima la ricomposizione della Giunta. Figura chiave Della Fina. Per Emily un importante risultato

domenica 29 aprile 2007
di laura
Dovrebbero giungere nella giornata di domani, lunedì 30 aprile, le prime notizie ufficiali che andranno a sbloccare, con alcune battute ravvicinate e un rimpasto di notevole entità, la crisi istituzionale del Comune di Orvieto. Com'è nel nostro stile, pur sapendo molto non ci siamo lanciati in ipotesi e in indiscrezioni, ma dopo le laboriose consultazioni del segretario dell'Unione Comunale DS Carlo Emanuele Trappolino, sia con potenziali candidati e candidate, sia con il primo cittadino, il cerchio sta ormai per chiudersi, anche se l'ultima parola spetta naturalmente al sindaco Stefano Mocio. La prima spetterà invece, nell'ordine, al vice sindaco Carlo Carpinelli e all'assessore Teresa Urbani, che potrebbero consegnare le loro annunciate dimissioni al sindaco già nella mattinata di domani, dopo la riunione congiunta di questa sera tra la Segreteria dei DS Orvieto e il gruppo DS in consiglio comunale. Appare ormai certa l'individuazione di Giuseppe Della Fina come asse portante del nuovo assetto dell'esecutivo e, dopo molte titubanze, anche Costantino Pacioni sembra propenso ad accettare di rimettersi in gioco in un ruolo amministrativo. L'esponente dell'ARS garantirebbe, al tempo stesso, una visione a sinistra scevra dai personalismi e dalle faide di corrente che tanto perniciosamente hanno giocato negli ultimi anni all'interno dei DS, una provata esperienza dei meccanismi istituzionali e facilità di rapporti con la Regione, dato il suo precedente status di consigliere regionale e di presidente della commissione preposta allo sviluppo. Ci sarà con ogni probabilità una donna, e di tutto rilievo, un'autorevole rappresentante del sesso femminile individuata all'interno dell'associazione Emily Umbria. Un bel successo anche per l'associazione, nata ad Orvieto alcuni mesi fa, che vede così pienamente legittimato il suo importante ruolo di individuazione e di sostegno alle donne che ambiscono a ruoli sociali e direzionali. A lei, oltre ad altri incarichi, il sindaco Mocio potrebbe anche affidare la delega, finora mai assegnata, alle pari opportunità. Altri settori di competenza potrebbero essere i grandi eventi, dove occorre sempre più guardare a sponsor di prestigio, e la comunicazione. Che poi quest'ultima, anche se nessuno finora vi ha seriamente pensato, ha molto a che fare, se concepita con professionalità, con l'effettiva trasparenza e con la tanto conclamata partecipazione dei cittadini. Ma la figura su cui si concentrano le maggiori speranze è indubbiamente quella di Giuseppe Della Fina, studioso autorevole e persona di indubbie capacità gestionali. Molte le sue qualità, non ultime l'equilibrio, le capacità relazionali e la garbata fermezza di cui le tensioni ultime della Giunta e della Città sembrano avere un grande bisogno. Studioso di archeologia, docente universitario, direttore del Museo Faina, consigliere dell'Opera del Duomo che, proprio in questo ruolo, ha già dato prova insieme agli altri membri del Cda di notevole concretezza e determinazione, lontano dalle beghe di partito e in nessun senso ricattabile, Della Fina potrebbe essere la carta vincente sia per far emergere un nuovo metodo di fare politica, sia per mettere davvero in connessione e in movimento tutte quelle risorse del “sistema Orvieto” su cui la città intende investire e che non è ancora riuscita a collegare adeguatamente. Soprattutto, visto che i tempi sono, politicamente parlando, molto stretti – appena due anni fino alle prossime amministrative – ha già esperienza e relazioni da mettere a frutto. Proprio al fine di ottimizzare le risorse, sia in senso concettuale che, date le ristrettezze di bilancio, in senso proprio, si pensa di unificare nella sua persona le deleghe Cultura e Turismo. E questo potrebbe anche portare, per non appesantire troppo il suo ruolo, a mantenere a Teresa Urbani, qualora lo desideri, la presidenza della Te.Ma, di cui conosce bene i meccanismi e dove ha svolto un buon lavoro. E' chiaro che né Della Fina, né nessun altro assessore potrà essere il salvatore della patria se, come è auspicabile, non si instaurerà quel clima aperto e collaborativo, oseremmo dire entusiasta – perché questo Orvieto merita, e anche di entusiasmo ha bisogno – che, insieme alle competenze, potrà portare la futura Giunta e questa maggioranza a un'efficace azione di Governo e alle risposte che i cittadini aspettano da tempo. Insieme all'operato della Giunta, non sarà infatti da sottovalutare l'atteggiamento delle categorie e dei cittadini: forse, per un lasso di tempo, dovremmo sospendere il giudizio, almeno quello preconcetto, dare fiducia, piuttosto che ipercritici essere efficacemente propositivi; e lavorare tutti, purché ce ne spieghino con trasparenza e chiarezza le ragioni e i meccanismi, a un'effettiva rinascita di questa città.