politica

Nazionale e locale: 5 domande a Giuseppe Ricci, delegato per la mozione Mussi

martedì 17 aprile 2007
di laura
Abbiamo rivolto alcune domande a Giuseppe Ricci, portavoce della Sinistra DS orvietana e delegato al congresso nazionale DS di Firenze per la mozione Mussi. Salve Giuseppe, sarai tu il delegato locale della mozione Mussi. Con quale spirito ti avvii a questo storico congresso? Parteciperò al Congresso Nazionale dei DS come delegato, ma la mia partecipazione si limiterà alla testimonianza per come sono andate le cose e per le scelte, che condivido, che si accinge a compiere la Mozione Mussi. Al Congresso di Firenze si scioglieranno i DS, sparirà questa forza politica del Socialismo e della Sinistra Italiana e inizieranno due percorsi costituenti: quelli del Partito Democratico e quello di un nuovo movimento politico organizzato che proverà a riunificare la Sinistra italiana. Pur non condividendo la strada del PD, l’augurio è che tutte e due le imprese riescano al meglio per il bene del paese e del governo di centro sinistra. Come vedi l'attuale situazione politica orvietana? Credo ci siano varie responsabilità relativamente alle difficoltà dell’amministrazione comunale. La prima è in capo al Sindaco, che non ha affrontato i problemi man mano che si sono presentati, lasciando che si facesse opera di destrutturazione e di attacco politico, a prescindere dal merito delle cose, da parte della maggioranza del mio partito. Pensava che non fosse un problema suo, ma si sbagliava. Ora i nodi vengono al pettine e ormai è tardi per affrontarli. La seconda responsabilità è in capo ai DS che hanno abbandonato la politica del fare e del progetto per dedicarsi ad altro. La terza è del PD. Sulla vicenda del bilancio 2007 si sono fatte le prove di Partito Democratico (conferenza stampa – emendamento).Il risultato è sotto gli occhi di tutti e se il buon giorno si vede dal mattino…. E a tuo parere, che cosa avrebbe dovuto fare il Sindaco Mocio? Credo che avrebbe dovuto amministrare prestando meno attenzione alle pressioni dei partiti, in particolare alla maggioranza DS, e più alla soluzione dei problemi reali della città: caserma Piave, bilancio, sicurezza dei cittadini e disagio giovanile. Confermi dunque il severo giudizio della Sinistra DS di qualche giorno fa? Confermo in pieno. Abbiamo già detto dell’atto del Sindaco verso Frellicca: arrogante e sproporzionato. Ribadisco che Carlo e Teresa, con il loro atteggiamento, hanno, ancora una volta, dimostrato lo spessore che li contraddistingue come persone e come soggetti politici. Credo che il Sindaco e i DS portino anche la responsabilità di far mancare alla città la loro preziosa collaborazione. Torniamo al divorzio tra PD e Sinistra DS. Che farà a Orvieto la vostra compagine? Quella che era la mozione Mussi, darà vita ad un movimento politico organizzato anche ad Orvieto. Quindi interloquirà partendo da una propria autonoma proposta politica con tutte le forze che si collocano a sinistra del PD. Sui temi nazionali e globali come la pace, il lavoro, l’ambiente, la laicità dello Stato, ma anche sulle vicende locali, dove l’avvento del PD, ancor prima che nasca, ha già creato problemi seri alla nostra città. Credo che la sinistra unita possa dare un contributo a fare uscire la città dalla situazione di difficoltà in cui si è cacciata.