politica

Ammonterebbe a oltre 50 milioni di euro il debito del SII. SAO e SII al centro delle question time di Altra Città.

mercoledì 28 marzo 2007
Ammonterebbe a oltre 50 milioni di euro l'indebitamento del SII, la società di gestione dell'ATO 2. Sulla materia e su quanto queste segnalazioni corrispondano al vero il gruppo di Altra Città ha presentato una question time, per avere informazioni più certe e sapere quali iniziative intende eventualmente intraprendere l'amministrazione a questo riguardo. Come è noto, a questo riguardo una parte del debito del SII interessa anche lo stesso Comune di Orvieto, che recentemente ha provveduto a richiedere al Sii, anche tramite eventuale pignoramento, il credito di 725 mila euro che l'amministrazione comunale vanta per il passaggio degli impianti comunali all'azienda nel momento di riordino del servizio idrico, per l'applicazione della legge Galli, nel 2002. Una cifra che il Sii non ha mai versato e che ora, con una delibera di Giunta dei primi di marzo, l'amministrazione tenta di recuperare affidando all'avvocato Francesco Venturi l'azione di pignoramento, dopo l'opposizione del Sii a un precedente decreto di ingiunzione risalente al febbraio 2006. Pare che una grossa cifra sia dovuta dal SII anche alla SAO per lo smaltimento dei fanghi di depurazione. Altra question time di Altra Città riguarderà appunto la SAO, su cui il gruppo chiede chiarimenti rispetto alla situazione economico-finanziaria e occupazionale. La società, in cui Altra Città riconosce riconosce un qualificato punto di riferimento per l’Amministrazione Comunale di Orvieto e per tutto il comprensorio grazie alla professionalità e all'efficacia dell’attività svolta, ha dovuto affrontare momenti difficili a fine anni '90 per le vicende del termovalorizzatore, che ne hanno incrinato le prospettive di sviluppo imprenditoriale, e successivamente per la decisione del Comune di Terni di costruire nel capoluogo di provincia, con l’avallo della Regione, un centro di preselezione, che ha ridimensionato le strategie societarie della SAO. “Al danno – afferma Altra Città - si è poi aggiunta le beffa, allorché la SAO ha gestito la delicata questione dei rifiuti provenienti dalla Campania, senza avere ritorni occupazionali e senza aver riscosso, sino ad oggi, nemmeno un euro, per di più trovandosi coinvolta nelle vicende giudiziarie che stanno ancora riguardando l’intera vicenda”. Altra Città chiede dunque di conoscere se l’Amministrazione Comunale è al corrente di queste situazioni, con particolare riferimento agli aspetti occupazionali ed economico-finanziari della SAO; e quali iniziative abbia intrapreso o stia per intraprendere per affrontare questi temi in relazione alle responsabilità politiche dell’amministrazione comunale stessa. Sembra comunque che, rispetto alle grosse somme che la SAO deve riscuotere dalla Campania, la situazione, fortunatamente per i risvolti occupazionali che avrebbe potuto avere, si stia sbloccando. Urgente invece, nella risistemazione provinciale dei servizi legati ai rifiuti che si sta ridiscutendo tra Comuni, Provincia e gestori, una definizione precisa del ruolo della SAO rispetto al Comune - la proroga per l'uso della discarica arriva solo fino ad Agosto - e scelte decisionali e di programmazione per gli speciali.