politica

Rifondazione abbraccia la proposta di rinviare il bilancio e accusa: la Margherita e una parte dei DS hanno deciso di rompere il patto politico con la coalizione

domenica 25 marzo 2007
Anche Rifondazione Comunista, abbracciando la proposta già avanzata dalla sinistra DS tramite il proprio coordinatore Giuseppe Ricci, ritiene che sia saggio utilizzare la proroga di un mese prevista dalla legge per riproporre una discussione aperta sul bilancio, sia per discuterne e costruirne i termini con tutte le forze sociali, in modo che gli eventuali sacrifici richiesti alla collettività non risultino imposti, sia per la fase politica che il documento – da subito contestato dal PRC - e gli emendamenti al bilancio di DS e DL hanno prodotto. “I fatti sconcertanti di questi giorni, con al centro un bilancio contestatissimo – afferma la Segretaria del circolo orvietano Rosanna Barbanera - ci consegnano un messaggio molto chiaro su cui non possiamo più tacere: La Margherita ed una parte dei Democratici di Sinistra hanno deciso di rompere il patto politico con la coalizione. Forti dell’accelerazione impressa alla costituzione del Partito Democratico, decidono di 'liberarsi' delle forze collocate a sinistra dello schieramento, e soprattutto Rifondazione Comunista”. E' forse necessario trovare lo spazio per una rappresentanza DL che lo richiede fin dal 2004?, è il dubbio che avanza ancora la Segreteria. Secondo Rifondazione non può leggersi in altro modo una operazione sul bilancio che vede DS e DL condividere e sostenere “TUTTO” (le proposte di tassazione licenziate in bilancio) ed il “CONTRARIO DI TUTTO” (gli emendamenti presentati), e soprattutto farsi paladini di una DISCONTINUITA’ DA SE STESSI che garantisca soltanto a loro la titolarità della politica e della economia della nostra città. “Da troppo tempo – afferma ancora il comunicato della Segreteria - il nostro partito richiama le forze della coalizione ad un senso di responsabilità politica ed amministrativa, unica possibilità per tentare di portare questa comunità fuori da un momento di grande difficoltà economica, ma anche di prospettiva di sviluppo e di partecipazione democratica. Il gioco delle parti sta penalizzando i cittadini, ed il nostro partito non può che richiamare le altre forze di coalizione ad esercitare il ruolo politico con la serietà ed il senso di responsabilità che sono dovute alla criticità del momento”. Secondo PRC è infatti fin troppo facile ergersi a difensori dell’una o dell’altra categoria, ma non dei singoli cittadini percettori di reddito fisso che subiranno l’aumento dell’addizionale IRPEF, e fin troppo facile proporre tagli indiscriminati a tutti i comparti, compreso il piano sociale, gli asili nido, la cultura, per far quadrare i conti. Si perde di vista che il bilancio preventivo del Comune non è un semplice documento contabile, ma un importante atto di programmazione politico-economica che deve essere costruito insieme alle forze sociali ed economiche della città, che invece denunciano la mancata partecipazione e concertazione. Se se la prende con una parte dei DS, Rifondazione, pur sostenendo globalmente la manovra, non è tenera neanche con chi amministra, almeno per quanto riguarda alcuni dati da tempo richiesti agli uffici. “Con difficoltà, ma anche con grande senso di responsabilità si era arrivati in maggioranza ed in giunta a sostenere una manovra che prevedeva vari livelli di razionalizzazioni, tagli e tassazioni – afferma ancora, infatti, la nota diffusa dalla Segreteria - pur se in assenza (a tutt’oggi non abbiamo ricevuto i dati richiesti agli uffici competenti ormai oltre un mese fa) di dati sulla composizione delle fasce di reddito, sulle consistenze patrimoniali, sull’evasione etc., che ritenevamo e riteniamo indispensabili per modulare l’imposizione fiscale nel modo più equo possibile. Abbiamo chiesto, ufficialmente e pubblicamente di valutare una manovra sulle entrate di bilancio che preveda finalmente la messa a produzione degli asset (Caserma Piave e Discarica) su cui da troppo tempo non vengono proposte soluzioni in grado di stabilizzare le entrate di bilancio e conseguentemente evitare la difficile manovra dell’aumento della tassazione, ma anche di ridefinire la strategia di sviluppo del territorio”. E' dunque l'insieme di tutta questa complessa situazione a spingere il PRC orvietano che possa essere una buona idea usufruire della proroga e ridefinire meglio e in modo più partecipato i termini del bilancio 2007.