politica

Riforma endoregionale, confronto con la commissione del consiglio regionale

venerdì 23 febbraio 2007
Il Presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, è intervenuto, questa mattina, al confronto con la 1^ Commissione del Consiglio regionale per la partecipazione sulla riforma endoregionale ed ha consegnato un documento riepilogativo della posizione assunta in merito. Nel suo intervento ha sostenuto la necessità di operare una semplificazione spinta del sistema pubblico regionale, tenendo conto della riforma del Titolo V della Costituzione, individuando nei tre livelli elettivi i punti di riferimento del sistema: la Regione come Ente di legislazione e programmazione generale, il Comune come soggetto di riferimento dei cittadini per l’erogazione di servizi primari; la Provincia come unico Ente di area vasta, con un ruolo specifico e ben individuato delle Comunità Montane, ridotte nel numero ed in grado di costituire un livello di esercizio associato di alcune funzioni, in particolare per i piccoli Comuni. Lo stesso Presidente ha anche espresso perplessità sull’istituzione di nuovi “Ambiti Territoriali Integrati”, “che -ha detto - rischiano di appesantire il sistema e di introdurre meccanismi decisionali ed operativi difficoltosi. In questo contesto - ha precisato Cavicchioli - occorre procedere ad un ridimensionamento e ad una razionalizzazione degli Enti di secondo livello, mantenendo l’operatività solo per quelli effettivamente necessari, sulla base di una ridistribuzione delle funzioni sugli Enti elettivi”. Il presidente della Provincia di Terni ha anche chiesto un percorso parallelo fra il disegno di legge regionale e quello recentemente approvato dal Governo per il “Codice delle Autonomie” “che ha gli stessi obiettivi - ha sottolineato - e si occupa delle medesime materie, rispondendo a principi di razionalizzazione ed efficienza”. Cavicchioli ha, poi, riproposto il tema del riequilibrio territoriale fra le due Province umbre, definendolo “un’opportunità per l’intera comunità regionale”, sulla base anche di quanto indicato nel disegno di legge governativo che individua ambiti ottimali per l’esercizio delle funzioni conferite alle Province, prevede una revisione delle Circoscrizioni provinciali, ottimizzando il rapporto tra estensione territoriale e popolazione residente “per evidenti ed oggettive ragioni di miglioramento della qualità dei costi dell’azione amministrativa e per la possibilità di gestire servizi con una massa critica adeguata” – ha aggiunto Cavicchioli chiedendo che la specificità dell’esperienza della Provincia di Terni venga salvaguardata “tenendo conto - ha detto - del positivo lavoro svolto con i Comuni per mantenere indirizzi unitari d’impegno su settori determinanti, quali quello dei servizi a rete e del turismo”. Il Presidente di Palazzo Bazzani ha, infine, individuato la necessità della gestione unitaria delle singole funzioni e dell’imputazione ad un soggetto den identificato, evitando duplicazioni d’intervento, con una riforma del procedimento amministrativo che dia maggiori certezze ai cittadini, agli operatori e migliori l’efficacia ed i tempi dell’azione amministrativa. Le posizioni espresse dal Presidente Cavicchioli hanno trovato riscontri positivi negli interventi dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle categorie produttive del territorio.