politica

Il Comune di Attigliano contesta la ripartizione della tariffa rifiuti stabilita dall'Ato 4

martedì 23 gennaio 2007
Si va a tariffe dei rifiuti troppo salate, per alcuni Comuni, secondo il Comune di Attigliano. Le quote di partecipazione dei costi stabilite dall’ATO 4 sarebbero infatti superiori al 440% di quelle pagate da Guardea, al 400% di quelle di Parrano, Montegabbione e Montecchio, al 300% di quelle di Ficulle, Allerona, Alviano e Baschi, al 100% di quelle di Amelia, Calvi e Fabro, al 40% di quelle di Narni. Una situazione che viene evidenziata in un’interrogazione sottoscritta dai Consiglieri provinciali dell’UDC, di AN e FI, primo firmatario il rappresentante dell’UDC Alfredo Santi. In sostanza si prende atto dei contenuti di una circostanziata lettera che il Sindaco di Attigliano, Gaetano Sbardella, ha inviato a tutti i Sindaci dell’ATO 4, al Presidente della Provincia di Terni, agli Assessori all’“Ambiente” di Regione e Provincia, ai Capigruppo dell’UDC, di AN e FI nei Consigli regionale e provinciale, in cui critica l’attuale ripartizione. “Tutto ciò appare singolare - scrivono i Consiglieri provinciali firmatari dell’interrogazione - anche perché Attigliano, con il suo 51%, è il Comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata dell’Umbria”. Di qui la richiesta di fornire adeguate risposte ai vari interrogativi che il Sindaco di Attigliano pone, per capire se “la presunta tariffa unica di conferimento in discarica, il costo dell’impatto ambientale dovuto giustamente ad Orvieto, il prezzo aggiuntivo di sussidiarietà per i Comuni dell’Orvietano siano stati calcolati e dovuti come risultato di una Commissione ad hoc, oppure... così è se vi pare?” - si afferma. Il primo cittadino di Attigliano, annunciando che la sua Amministrazione pagherà la quota richiesta soltanto quando verrà imposta da un Tribunale amministrativo, suggerisce “una revisione delle attuali modalità di trattamento della questione rifiuti urbani, con valutazioni fatte da personale qualificato”.