politica

Bisogna battersi per la legge speciale: il sindaco Mocio si farà promotore di un'azione congiunta di tutte le città italiane che hanno usufruito di fondi straordinari

venerdì 19 gennaio 2007
di L. R.
Nel corso della conferenza stampa di fine d'anno, il sindaco Stefano Mocio ha ribadito la ferma intenzione dell'amministrazione di Orvieto di non demordere per arrivare al rifinanziamento della Legge Speciale del Parlamento per Orvieto e Todi. Questi fondi sono stati infatti fondamentali per le azioni e le entrate dei precedenti bilanci e il loro venire a mancare – come ad esempio accade dal prossimo anno 2007 – determina ulteriori criticità nelle entrate e nella gestione della Città. La proposta di nuovo rifinanziamento, partita dal gruppo consiliare dei Comunisti Italiani, è stata accolta dal Consiglio Comunale di Orvieto all'unanimità, e su di essa è stato chiesto l'impegno trasversale di tutti i parlamentari umbri. Impresa non facile, questa dell'acquisizione di nuovi fondi speciali per progetti essenzialmente di mantenimento e manutenzione, date le criticità di bilancio dello stesso governo centrale. Il sindaco di Orvieto ha ieri manifestato l'intenzione di convocare una riunione congiunta tra i sindaci di tutte le città che - come ad esempio Orvieto, Todi, Siena, Matera, Venezia – hanno già usufruito di leggi e finanziamenti speciali, per andare successivamente a una contrattazione con il governo volta a dimostrare che le necessità non si esauriscono con la realizzazione delle opere, ma che queste necessitano – come ad esempio l'Osservatorio della Rupe tufacea di Orvieto – di fondi di mantenimento e manutentivi di cui molto difficilmente i bilanci comunali correnti possono farsi carico.