politica

Un anno difficile ma molto produttivo: la Comunità Montana traccia il bilancio complessivo dell'anno 2006

venerdì 12 gennaio 2007
In attesa che la legge di riforma sulle Comunità Montane dell'Umbria, deliberata nel mese di novembre dalla Giunta regionale, faccia il suo corso di partecipazione istituzionale, la Giunta della Comunità "Montana Monte Peglia e Selva di Meana" traccia un bilancio complessivo dell'anno 2006. “Un anno sicuramente difficile - sottolinea il Presidente Giorgio Posti - per la esiguità delle risorse a disposizione, ma anche di obiettivi raggiunti di indubbia ricaduta sulle popolazioni dei Comuni membri”. Per quanto attiene alla programmazione, la Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana" è ad oggi l'unica in Umbria ad avere approvato, nello scorso mese di luglio, il Piano di Sviluppo Socio Economico previsto dalla L.R. 18/03. Si tratta di un documento di programmazione essenziale per il territorio, che non indica solamente una concreta strategia di sviluppo integrata con quella di altri strumenti di programmazione territoriale (Patto per l'Innovazione e lo Sviluppo Regionale, Patto di Territorio di Terni - Narni, nuovo Tavolo Territoriale Provinciale, Patto 2000 "Valdichiana-Amiata-Trasimeno-Orvietano), ma rappresenta anche uno strumento determinante per indirizzare le politiche economiche e sociali delle istituzioni che operano nel territorio di competenza. Il Piano, molto articolato e complesso, sinteticamente si sviluppa in tre parti: - La prima svolge in modo dettagliato una analisi socio-economica del territorio e della popolazione residente; - La seconda analizza la prospettive e le direttrici di sviluppo nei settori dell'ambiente e parchi naturali, del turismo, della cultura, agricoltura e zootecnia, delle energie rinnovabili, sulle quali la stessa Comunità Montana ha già iniziato un lavoro con altri soggetti istituzionali. Non si tralascia naturalmente neanche il ruolo dell'artigianato, dell'industria, o lo sviluppo infrastrutturale che sarebbe necessario a questa area, dentro ad un contesto che impegni tutti ad investire di più nella "formazioni, innovazione e servizi alla persona". - La terza parte raccoglie tutte le schede progettuali dei Comuni, costituendo una banca progetti per raccogliere risorse economiche e promuovere sempre di più una sinergia con la Comunità Montana per la loro attuazione. Per quanto riguarda i progetti realizzati nel territorio, il Presidente Posti segnala con soddisfazione che si può salutare la conclusione di importanti opere, tra le quali: 1.Ristrutturazione e sistemazione parco Villa Valentini in Comune di San Venanzo - Importo intervento € 125.633,10; 2.Ricostituzione boschi danneggiati da eventi calamitosi in località Fosso del Bagno in Comune di Parrano - Importo intervento € 235.500,00; 3.Interventi di sistemazione dei torrenti Fersinone e Faena e del fosso Le Balze in Comune di San Venanzo - Importo interventi € 672.000,00; 4.Interventi Obiettivo 2 - Misura 3.2 Codice C3 - Pinete del Monte Peglia in Comune di San Venanzo - Importo intervento € 190.000,00; 5.Interventi Obiettivo 2 - Misura 3.2 Codice C3 - Arboreto in località Acquativa in Comune di Allerona - Importo intervento € 190.000,00; 6.Lavori di sistemazione idraulica torrente Naia in Comune di Todi - Importo intervento € 230.054,83; 7.Realizzazione itinerari o circuiti del paesaggio in Comune di Todi - Importo intervento € 80.000,00; 8.Manutenzione opere di consolidamento del Colle di Todi e delle aree interferenti - Importo intervento € 200.000,00; 9.Manutenzione delle opere di consolidamento della Rupe di Orvieto - Importo intervento € 190.000,00; 10.Lavori APQ Parco Tevere in località Ponte Naia, Comune di Todi - Importo intervento € 76.450,00; 11.Lavori APQ Parco Tevere in località La Peschiera, Comune di Monte Castello di Vibio - Importo intervento € 54.598,16. Molto intensa è stata poi l'attività della Comunità Montana nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, rispetto al quale il 2006 è stato l'anno degli approfondimenti necessari alla realizzazione di studi e progetti che dovranno poi trovare certezza nel comprensorio. In particolare sono stati definiti protocolli d'intesa con altre istituzioni pubbliche per sviluppare la filiera legno-energia. Un primo accordo ha riguardato lo studio delle biomasse vegetali e, in particolar modo, di quelle agricole e forestali, presenti sul territorio anche a livello potenziale, per supportare adeguatamente i futuri progetti di valorizzazione delle risorse rinnovabili su basi di sostenibilità ambientale ed economica. La Comunità Montana è stata individuata come capofila rispetto ai Comuni membri, che hanno tutti aderito all’iniziativa approvando lo schema di protocollo individuato. Un ulteriore accordo è poi intervenuto con il Dipartimento Ambiente e Foreste dell’Università della Tuscia di Viterbo, per ottimizzare la logistica forestale al fine di migliorare la produttività dei lavori in bosco e le condizioni di sicurezza degli operatori, nonché per mitigare gli impatti sull’ambiente consentendo il recupero di biomassa forestale altrimenti non utilizzabile. Ha collaborato inoltre in regime di partenariato con ARPA ed ISRIM di Terni per la partecipazione al programma europeo EIE (Energia Intelligente – Europa) finalizzato alla promozione dello sviluppo sostenibile nel settore energetico con l’obiettivo di raggiungere livelli di sicurezza adeguati nel campo della produzione energetica e la protezione dell’ambiente. Nel settore dell'agricoltura la Comunità Montana, con legge regionale 3/99, si è vista delegare o trasferire una nutrita serie di competenze per la gestione amministrativa di molti aspetti di questo delicato ed importante settore produttivo. Attraverso i suoi due uffici di Todi ed Orvieto - e dei recapiti di Ficulle e San Venanzo - rappresenta infatti il soggetto referente per migliaia di agricoltori in materie fondamentali per la loro attività. Per fare qualche esempio, in agricoltura la Comunità Montana si occupa di: - riconoscimento dei benefici fiscali per la formazione della piccola proprietà contadina - riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale; - gestione del servizio Utenti Motori Agricoli per l’acquisto di carburanti a prezzo agevolato; - autorizzazione all’acquisto, alla vendita ed all’utilizzazione di prodotti fitosanitari; - controllo sulle aziende che praticano l’agricoltura biologica; - accertamenti per l’iscrizione dei vigneti per la produzione di vini D.O.C., nonché per l’impianto e l’estirpazione dei vigneti; - riconoscimento dei premi in zootecnia. Si occupa inoltre di un’altra trentina di materie fondamentali per una corretta e consapevole gestione dell’azienda agricola. “Nel 2006 – afferma il Presidente Posti - abbiamo ristrutturato il servizio allo scopo di contenere i costi di gestione senza inficiarne la qualità, abbiamo cercato di migliorarlo potenziando i processi di automazione della gestione delle pratiche attraverso l’implementazione dell’hardware e del software dei nostri sistemi informatici, abbiamo provveduto ad una formazione avanzata del personale ed alla sua riqualificazione, il tutto nella prospettiva del raggiungimento di standard qualitativi più elevati”. “Abbiamo già avuto alcuni riscontri positivi circa l’efficacia della azioni intraprese – continua Posti - e questo ci spinge a continuare su questa strada anche per il 2007”. Oltre a questo, nel corso del 2006 l'Ente ha promosso, anche in collaborazione con altre Istituzioni come l'Istituto Agrario di Todi, incontri con gli agricoltori e le associazioni di categoria per illustrare le varie normative regionali, nazionali e comunitarie e le opportunità incentivanti il settore. Per quanto riguarda il settore della bonifica, i nuovi compiti sulla bonifica assegnati alla Comunità Montana con la L.R. 30/2004 e le accresciute esigenze dei Comuni membri, hanno determinato un rinnovato impegno, in termini progettuali ed esecutivi, con particolare riferimento al territorio non soggetto a Consorzi di Bonifica, riguardante i Comuni di Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio e San Venanzo. La Comunità Montana è stata parte attiva, unitamente alla Provincia di Perugia, per consentire un intervento di messa in sicurezza del Fosso Faena, in prossimità del confine tra i Comuni di Fratta Todina e Monte Castello di Vibio in loc. Molinella, e ha attivato la progettazione, poi ammessa a finanziamento dalla Regione Umbria (importo € 105.000,00), per il ripristino della officiosità idraulica del tratto terminale dello stesso corso d’acqua in Comune di Fratta Todina. Sono state inoltre attivate le richieste per ottenere un primo finanziamento finalizzato alla difesa spondale del Torrente Calvana, in prossimità della sua confluenza con il Nestore, ove il disordine idrogeologico provocato dagli eventi alluvionali del novembre 2005, sta minacciando la sicurezza di fabbricati di civile abitazione in Comune di San Venanzo. E' stata infine elaborata una prima ipotesi per affrontare il delicato tema della pianificazione degli interventi di bonifica, che dovrà necessariamente contemplare una collaborazione con la limitrofa Associazione dei Comuni del Trasimeno. “Naturalmente la nostra attività si è anche fortemente concentrata sulla gestione dello STINA (Sistema di Interesse Naturalistico Ambientale) – afferma ancora il Presidente della C.M. - La Comunità Montana, in base alla L.R. 4/2000, costituisce il riferimento gestionale inerente lo STINA, unico caso in Umbria, al cui interno sono comprese le ANP (Aree Naturali Protette) della Selva di Meana (Allerona), dell’Elmo/Melonta (Orvieto, Parrano e San Venanzo) e dell’area vulcanologica di San Venanzo. Il 2006 è stato caratterizzato dalla prosecuzione delle attività istruttorie della 'documentazione STINA', a suo tempo approvata con deliberazione del Consiglio della Comunità Montana n° 5 del 12/3/2004, al fine di addivenire alla sua definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale”. Sono state svolte inoltre dall'Ente iniziative di tipo promozionale, anche in collaborazione con la Regione (Ufficio Parchi e CRIDEA) ed altri enti (vedi inserzioni su riviste o su newsletter, la partecipazione a mostre e/o convegni, ecc.) e didattico-ambientale, in quest’ultimo caso rafforzando la collaborazione con i Centri di educazione ambientale di Settefrati (Comune di San Venanzo). Una significativa azione politica infine è stata rivolta alle iniziative inerenti la istituzione del parco interregionale Monte Rufeno/Selva di Meana, che hanno comportato frequenti incontri tra le due amministrazioni regionali ed il parziale coinvolgimento anche della Comunità Montana, oltre agli altri enti interessati. Non meno significativa è stata l'attività svolta nella GESTIONE FUNZIONI ASSOCIATE. Anche nell'anno 2006 è continuata la gestione di alcuni servizi in forma associata con parte dei Comuni membri della Comunità Montana; i settori interessati hanno riguardato: - IL CATASTO, dove, in attesa delle evoluzioni previste dalla legga finanziaria per il 2007, abbiamo continuato a garantire a cittadini e professionisti un servizio essenziale - seppur limitato al rilascio di certificati catastali e all’esecuzione di visure catastali - negli sportelli decentrati dell’Agenzia del Territorio istituiti presso le nostre sedi di Orvieto e di Todi. Il servizio ha registrato migliaia di accessi ed un alto livello di gradimento, in quanto evita lunghi e costosi spostamenti verso le sedi provinciali dell’Agenzia del Territorio. - IL SETTORE INFORMATICO, dove è proseguita in collaborazione con Webred S.p.A. la gestione di molti servizi comunali (anagrafe, tributi, personale, tasse comunali, ecc.) in modalità ASP, cosa questa che prevede l’utilizzazione di un server remoto molto potente in grado di garantire efficienza, sicurezza e rapidità nei collegamenti e immediatezza negli aggiornamenti centralizzati dei software. Un altro settore dove si è prodotto uno sforzo gestionale e progettuale è stato quello faunistico. La Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana" gestisce da anni, in convenzione con la Provincia di Terni, un allevamento di selvaggina su proprietà demaniale in loc. Palara, presso la frazione di S.Vito in Monte (S.Venanzo). L’allevamento produce annualmente oltre settemila fagiani, cinquecento lepri e centinaia di starne di grande valore venatorio (in quanto allevati in grandi spazi realizzati nell’habitat specifico di queste specie), che coprono la maggior parte delle esigenze della provincia in fatto di ripopolamento venatorio. Nel corso del 2006 è stato progettato (e verrà realizzato entro il 2007) l’ampliamento e la razionalizzazione di tale struttura, che prevede la realizzazione di una nuova voliera e la costruzione di un prefabbricato all’interno del quale troveranno spazio tutti gli strumenti tecnici (incubatrici, corpi caldi, ecc.) necessari all’allevamento, i locali magazzino, quelli per i servizi e quant’altro necessario ad una gestione corretta dell’allevamento. “Nel settore della promozione abbiamo svolto anche nel 2006 un ruolo di coordinamento con i nostri Comuni membri – aggiunge il Presidente Posti - pur in un quadro di difficoltà. Qui gli interventi sono stati più limitati rispetto agli anni scorsi a causa del calo costante delle risorse destinabili al settore. Ciò nonostante abbiamo dato continuità all’azione denominata 'Agriturismi a porte aperte', che lega e pubblicizza gli eventi promozionali dei comuni e delle Pro Loco alla ricettività presso gli agriturismi della zona; abbiamo progettato ed eseguito il Piano di Sviluppo Locale del GAL Trasimeno Orvietano, circa 45.000 euro di interventi destinati a promuovere il territorio attraverso la realizzazione di manifestazioni culturali e ludiche, la fornitura di servizi ai turisti, la promozione delle tipicità alimentari dell’area e delle sue emergenze storiche ed ambientali; abbiamo realizzato la diciannovesima mostra mercato nazionale del tartufo di Fabro, che dopo un periodo di appannamento ha ritrovato quest’anno nuovo vigore grazie anche ad un’impostazione più moderna e ad un nuovo soggetto gestore”. Un altro settore che ha avuto una positiva evoluzione è stato quello dell'estensione della banda larga sull'intero comprensorio della Comunità Montana con tecnologia Wireless. Grazie ad un finanziamento di centomila euro ottenuto dalla Comunità Montana a valere sul Patto Territoriale, è stato possibile attivare una convenzione con il consorzio “Crescendo”, la società “Centralcom” ed il comune di Orvieto che permetterà di disporre su tutto il territorio di connettività a banda larga con tecnologia “senza cavi”. Il progetto, che sarà realizzato dal consorzio Crescendo, prevede la creazione di una infrastruttura di ponti radio che permetterà il collegamento di tutti gli edifici di tutti i comuni della Comunità Montana, e da qui, sempre grazie all’utilizzo di tecnologia wireless, di irradiare il segnale sull’intero territorio comunale. La rete realizzata, progettata rispettando i vincoli tecnologici e strutturali dettati da Centralcom, sarà interamente di proprietà pubblica, e la connettività sarà garantita attingendo alla rete nazionale tramite allaccio alle linee di fibra ottica che passano nel territorio. La connettività a banda larga potrà poi essere resa fruibile ai cittadini tramite concessione della struttura ad aziende private titolari di licenza di telefonia. Si tratta di un importante traguardo che dovrà essere definitivamente raggiunto entro breve tempo e che consentirà al nostro territorio di essere più attrattivo ai fini produttivi e turistici. Nel corso del 2006 la Regione Umbria ha reso nota la graduatoria del Bando integrato Multimisura TAC (vedi DOCUP ob. 2 – Codice C 4), da cui risulta che alcuni significativi progetti predisposti a suo tempo dalla Comunità Montana nell’ambito del PIT (Progetto Integrato Territoriale) “Storie di acque e di terre” con il GAL Orvietano Trasimeno come capofila, sono stati ammessi a contributo (primo posto in graduatoria regionale). I progetti dell’Ente riguardano: Il recupero, restauro e riqualificazione dei fontanili posti nei comuni dell’area STINA (Sistema di Interesse Naturalistico Ambientale Monte Peglia e Selva di Meana), per l’importo di € 100.000,00; L’adeguamento funzionale per servizi di accoglienza ed informazione turistica del Casolare “Cerquosino”, all’interno dell’ANP Elmo/Melonta, sede di una casa-laboratorio gestita dalla Cooperativa Artemide, per l’importo di € 66.000,00. Parimenti l’Ente ha garantito il supporto per l’esecuzione di altri progetti ammessi a contributo nello stesso PIT, come il Percorso d’arte del Comune di Monteleone d’Orvieto, la struttura di accoglienza turistica in loc. Fulignano del Comune di San Venanzo ed il Paesaggio e la via dell’acqua della Provincia di Terni. La Comunità Montana ha inoltre aderito ad un ulteriore progetto integrato, denominato “Antica Strada dei Mistici Minori”, che ha come capofila il Comune di Collazzone e che vede la partecipazione di altri Comuni dell’area dei Martani, anch’esso ammesso a finanziamento. Tali progettazioni hanno consentito di consolidare un ruolo significativo per la Comunità Montana, non solo nella promozione dello sviluppo di aree marginali e montane, ma anche nella fase esecutiva degli interventi grazie all’impiego dei propri operai idraulico-forestali, già impegnati in rilevanti convenzioni per la manutenzione del territorio nell’Orvietano e nel Tuderte. “Di fronte a questi risultati – conclude il Presidente Giorgio Posti – non mi resta che ringraziare, per l'impegno e la fattiva e concreta collaborazione, tutta la struttura dell'Ente, gli Assessori e il Consiglio.